Una riflessione dello storico massese Franco Frediani sulla possibilità di dedicare un museo allo scultore Riccardo Rossi di Massa: "La candidatura a Massa capitale italiana della cultura mi spinge a riesumare la vecchia proposta di dedicare un museo al concittadino Riccardo Rossi, scultore tra i più versatili e prolifici che ha inciso profondamente nel tessuto urbano della città. Per quanto ha dato, molte delle sue opere spesso a titolo gratuito, oltre cento nel solo territorio comunale e molte altre nei comuni della provincia o sparse in Italia ma anche all'estero, Riccardo Rossi merita, e aggiungo è doveroso, un museo a lui dedicato. Dello scultore restano infatti molti gessi (tra questi i calchi delle tantissime medaglie commemorative), giacenti e dimenticati, preda dell'usura del tempo, all'interno di un capannone adiacente al Museo Etnologico Apuano, e quando furono donati lo scopo era quello che venissero valorizzati. Altri gessi sono collocati lungo le scale di accesso al sepolcreto dei Malaspina nel Duomo di Massa (con i quali nulla hanno a che spartire) mentre alcuni originali in marmo e bronzo sono gelosamente custoditi dagli eredi dello scultore. E veniamo alla mia proposta : perché non riunire tutte queste opere e dar loro una degna collocazione che potrebbe essere Villa della Rinchiostra? Sarebbe di grande sinergia al Museo di Gigi Guadagnucci (del quale tra l'altro Rossi era in amicizia). Gli eredi, che condividono la proposta, sarebbero ben lieti di un incontro con le istituzioni e con i responsabili del Museo Etnologico per formalizzare l'iter procedurale. Per quanto riguarda il parco, sull'esempio di altre realtà italiane, che chi mastica cultura dovrebbe conoscere, potrebbe essere adibito ad ospitare, di volta in volta sculture di artisti vari (Pietrasanta lo fa nella piazza). In tema di parco, decisamente migliorato rispetto ad una atavica trascuratezza, colgo l'occasione per sollecitare il completamento dei lavori con la sistemazione del punto ristoro e della aggiunta di alcune panchine (in legno e con lo schienale!!) quelle attuali, poco più di una decina, decisamente insufficienti".
Uno dei gessi collocati lungo le scale di accesso al sepolcreto Malaspina nel Duomo di Massa
Alcuni dei gessi all'interno della baracca adiacente al Museo Etnologico delle Apuane