Un tricolore che sventola alto, le note solenni dell’Inno di Mameli nella suggestiva cornice di Piazza Aranci, e una folla partecipe di cittadini, studenti e autorità. Così Massa ha celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in una cerimonia densa di emozione che ha unito memoria, orgoglio e speranza nel futuro.Alla manifestazione, organizzata dalla Prefettura di Massa-Carrara, hanno partecipato tutti i sindaci della provincia, insieme alle autorità civili, militari e religiose, alle associazioni combattentistiche e d’arma e a numerosi studenti delle scuole cittadine. Prima dell’intervento del Prefetto, è stato letto in piazza il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, per la ricorrenza del 4 novembre: “Il 4 novembre segna la data in cui l’armistizio di Villa Giusti pose termine alla Guerra mondiale che aveva insanguinato l’Europa, con il coronamento del sogno risorgimentale dell’unità d’Italia.La Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate che oggi celebriamo è momento di ricordo e di espressione della riconoscenza del Paese per quanto i cittadini in uniforme fecero, combattendo per fare dell’Italia una Nazione indipendente e libera, ispirata a valori democratici e di pace.”
Le parole del Capo dello Stato hanno suscitato un profondo sentimento di rispetto e riconoscenza tra i presenti, introducendo con solennità il momento centrale della cerimonia. Ad aprire la cerimonia è stato poi il Prefetto di Massa-Carrara, dottor Guido Aprea, che ha pronunciato un intervento intenso e ispirato, capace di intrecciare il ricordo dei caduti con un forte richiamo ai valori della cittadinanza attiva e della pace. “Il 4 novembre non è una data da calendario – ha detto Aprea – ma un simbolo della nostra identità nazionale. Le Forze Armate rappresentano lo spirito di servizio, la dedizione e il senso dello Stato. Oggi il mio pensiero è rivolto ai giovani, ai quali spetta custodire e rinnovare i valori della libertà, del rispetto e della solidarietà.” Nel corso del suo discorso, il Prefetto ha rivolto anche un sentito messaggio di congratulazioni ai tre consiglieri regionali toscani eletti nella provincia di Massa-Carrara:Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso e presidente della Provincia di Massa-Carrara; avvocato Jacopo Ferri, sindaco di Pontremoli e avvocato Marco Guidi, consigliere comunale di Massa. “A loro va l’augurio – ha aggiunto il Prefetto – di un proficuo lavoro al servizio delle nostre comunità e di tutto il territorio apuano".Subito dopo il discorso del Prefetto, la cerimonia è proseguita con la consegna delle onorificenze e dei riconoscimenti a cittadini, militari e rappresentanti delle istituzioni che si sono distinti per dedizione, coraggio e senso civico. Applausi e commozione hanno accompagnato i momenti della premiazione, che hanno voluto mettere in luce l’impegno quotidiano di chi contribuisce, spesso in silenzio, alla sicurezza e al bene comune.Grande partecipazione anche delle scuole: gli studenti del Liceo Artistico e Musicale “Felice Palma” di Massa hanno aperto la cerimonia con l’esecuzione e il canto dell’Inno nazionale, offrendo un momento di forte impatto emotivo e patriottico.Il Liceo “Rossi-Pascoli” ha invece portato in piazza la voce dei giovani con letture e riflessioni dedicate alla pace, alla libertà e alla memoria storica, ricevendo calorosi applausi.Il coinvolgimento degli studenti ha trasformato la commemorazione in un’autentica lezione di educazione civica vissuta, che ha unito generazioni diverse attorno ai valori comuni della Repubblica.La cerimonia ha riconosciuto un ruolo significativo agli studenti, chiamati a dare il proprio contributo attraverso letture e riflessioni ispirate ai grandi testimoni della pace.Sono stati letti stralci del messaggio per la XVIII Giornata Mondiale della Pace di Papa Giovanni Paolo II e del messaggio di Malala Yousafzai, la più giovane Premio Nobel per la Pace, simbolo della lotta per i diritti delle donne e per l’istruzione dei bambini. «Non abbiate paura! – invocava Papa Giovanni Paolo II e legge in piazza Aranci Cesare, giovane studente del Salvetti – Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di durevole amore". "La nostra – rivendica Cristiano, un altro studente dell’Istituto Salvetti leggendo Malala – è una lotta contro analfabetismo, povertà e terrorismo: le nostre armi sono penne e libri."
Dopo di loro sono intervenuti il presidente della Consulta studentesca provinciale, Leonardo Barni dell’Istituto Minuto, e Martina Lepora, studentessa del Liceo Classico Rossi e membro dell’Ufficio di Presidenza del Parlamento regionale degli studenti toscani, che hanno spronato i loro coetanei a sentirsi protagonisti attivi e responsabili della vita civica. Nel suo intervento, il Prefetto Aprea ha poi ricordato una celebre frase di Albert Einstein: "Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la Terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" come monito contro l’uso distruttivo delle armi e a difesa dell’umanità. "Ringrazio le Forze Armate – ha aggiunto Aprea – che ci hanno consentito di vivere in un Paese libero, assicurando i valori sanciti nella Carta costituzionale. Vorrei ricordare anche il loro contributo prezioso nelle emergenze di Protezione Civile."Il Prefetto ha poi presentato le otto persone insignite dal Presidente della Repubblica per essersi distinte per particolari azioni di servizio e valore.
Sono stati così insigniti:Ufficiale: dottor Giuseppe La Rosa; Cavalieri: dottor Santi Allegra (ex Questore di Massa-Carrara), colonnello Gabriele Di Guglielmo, signor Luigi De Angelis, signor Roberto Oligeri, signor Andrea Panfietti, signor Bruno Pardini e appuntato scelto Daniele Tarantola.
A concludere la mattinata, il Prefetto Aprea, accompagnato dai rappresentanti delle istituzioni e dalle autorità militari, ha deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti.Il silenzio d’ordinanza, seguito dal raccoglimento della piazza, ha rappresentato il momento più solenne della cerimonia: un tributo alla memoria di quanti hanno sacrificato la vita per la libertà e l’unità del Paese. La presenza compatta dei sindaci della provincia, ha dato un forte segnale di unità territoriale e istituzionale. Piazza Aranci, avvolta da una luminosa mattina autunnale, è divenuta il simbolo di una comunità che, pur nelle differenze, si riconosce nei valori della democrazia e del servizio.La cerimonia si è chiusa con un lungo applauso collettivo, segno di gratitudine e partecipazione. Come ha ricordato il Prefetto Aprea nelle sue parole finali: “la libertà non si eredita: si conquista e si difende ogni giorno, con il senso civico, la memoria e la partecipazione”.









