Strenuo sostenitore della civiltà nei comportamenti in relazione all'ambiente, il professor Riccardo Canesi è stato tra i promotori dell'obbligo della bottiglietta d'acqua per pulire anche le deiezioni urinarie dei cani e, per questo ha ricevuto una serie di insulti e di più o meno paludate minacce sui social. Ed è proprio il professor Canesi in persona che vuole fare chiarezza: "La bottiglietta non è il toccasana se non c'è educazione e buon senso. Ad esempio, anziché far urinare il cane su bidoni, panchine o facciate e poi passare la bottiglietta sarebbe meglio non farlo urinare su queste superfici portandolo altrove (gli alberi e i cespugli aiutano). Oltre ai danni alle cose e alla tensione sociale risparmieremmo anche l'acqua. La bottiglietta non serve solamente per l'urina ma anche per eliminare le tracce fecali dalle superifici pavimentate (bambini, ipovedenti e carrozzine nel caso ringraziarebbero). L'ordinanza è certamente un passo avanti ma non avrà alcuna efficacia pratica se non sarà accompagnata da una massiccia Campagna di informazione e sensibilizzazione unitamente a sistematici e periodici controlli nelle aree più a rischio con eventuali sanzioni nei cfr degli incivili. Da educatore, illuminista e umanista, dopo anni di esperienza, purtroppo, sono arrivato alla sconsolata conclusione che purtroppo la sensibilizzazione e l'educazione hanno tempi lunghi incompatibili con una rapida risoluzione dei problemi. Al contrario, toccare il portafoglio è molto più efficace nei tempi brevi soprattutto nei cfr di menefreghisti e individualisti. In sostanza chi danneggia il bene pubblico e/o gli altri deve pagare e ciò ovviamente vale in qualsiasi contesto socio-ambientale (non solo x la cacche).
Non mi sembra un concetto rivoluzionario. È la normalità nei Paesi civili e avanzati".
Il professor Canesi difende l'obbligo della bottiglietta d'acqua per pulire le deiezioni canine: è normalità nei paesi avanzati
Scritto da Redazione
Cronaca
03 Giugno 2025
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