Sabato 22 novembre, alle ore 18, nelle sale di Palazzo Binelli, in via Verdi 7, a Carrara, apre la mostra del fotografo Stefano Lanzardo, il cui titolo "Vi ho incontrati nel mio viaggiare" suggerisce una coralità di situazioni, tra lasciti di memoria e sguardi sul presente. Una mostra voluta e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara che attraverso lo spazio e il percorso espositivo racconta, o meglio 'mette in scena', storie, comportamenti, pensieri, malesseri, ma anche la possibilità, data a qualcuno, di tirare fuori e segnare i propri desideri con parole e immagini. Affinché un desiderio si realizzi bisognerebbe seguire la regola cardine della magia: volere fortemente. Un'aria di positività e coinvolgimento emozionale accompagna gli spettatori-attori che possono agire e dare il loro apporto per rendere più ricca e significativa l'esperienza. Le opere fotografiche in istallazione individualizzano il viaggio reale e allegorico che Stefano Lanzardo propone. Sono mani che accolgono, occhi che guardano, c'è una gabbia che sradica e isola, si apre una piazza, luoghi di incontri e di sorprese: un oratore, dei danzatori, uno strano venditore ambulante; si intravedono attimi di vita dalle finestre. Ritrovarsi: com'è nell'animo della piazza. Si entra, infine, nella stanza "I Wish", quella che offre la possibilità di esprimere un proprio desiderio, scrivendolo su una lavagnetta. Tutto viene trasferito in fotografia; in tempo reale entrerà a far parte di una comunità di altri desideri espressi in altri tempi e in altri luoghi del mondo. Sono diventati oggetti concreti, progetti di futuro.È la bravura del fotografo a rendere possibile comunicazione e coinvolgimento. Le sue fotografie, infatti, ci offrono più verità, quella oggettiva, quella autobiografica e quella metaforica. Messe insieme si rafforzano e alimentano il bisogno di vita in armonia con se stessi, con gli altri, con la natura. La sua arte riscopre per noi la bellezza etica ed estetica. Ci invita ad incontro. Il suo itinerario artistico segna il 1985 come inizio da professionista. È stato, è un fotografo di teatro, ha collaborato con numerosi gruppi teatrali in Italia e all'estero, soprattutto in Scandinavia. La sua ricerca artistica è inoltre focalizzata sull'esplorazione del corpo umano, anche in relazione con la natura. Questo tema è stato oggetto di molte mostre personali in Italia e in Australia, Svezia, Norvegia e Francia. Ha realizzato numerose installazioni relative al teatro, alla danza e alla musica come video-artista. Ha pubblicato il libro "Danza immobile" dal quale ha preso origine l'esplorazione del mondo della scultura. Dal 2010 fa parte della Factory, associazione di artisti attiva sul territorio e aperta a esperienze multimediali.
La mostra, curata da Giovanna Riu, sarà visitabile dal 26 novembre al 17 gennaio, dal mercoledì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, il sabato dalle 16 alle 20.









