Mai più sole: Montignoso rilancia la rete contro la violenza sulle donne. A Villa Schiff nella mattinata di giovedì 19 giugno, c'è stata presentazione ufficiale della nuova campagna informativa del Centro Antiviolenza, promossa dal Settore Pari Opportunità del comune di Montignoso in collaborazione con l'associazione Le Sabine. Un momento pubblico carico di consapevolezza e di impegno concreto che ha voluto rilanciare il lavoro svolto in questi anni e rinnovare con forza il messaggio per cui la violenza di genere non è un'emergenza occasionale, ma un fenomeno strutturale da combattere ogni giorno con costanza, risorse e rete tra istituzioni. Presenti in conferenza stampa il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti, affiancato dall'assessore alle Politiche Sociali Giorgia Podestà e dalla dirigente Nadia Bellé, insieme a rappresentanti delle forze dell'ordine, della prefettura, della scuola e dell'Associazione Le Sabine."Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia il problema - ha detto Lorenzetti - Le violenze sulle donne non sono episodi isolati o casi di cronaca nera ma fatti quotidiani, sommersi, che spesso si consumano nel silenzio. È per questo che abbiamo voluto potenziare il nostro Centro Antiviolenza gestito con passione e competenza dall'Associazione Le Sabine L'amministrazione comunale in questi anni ha investito sulla struttura, sull'accoglienza, sulla formazione ed oggi grazie al sostegno della Regione Toscana, presentiamo una nuova campagna di comunicazione per raggiungere sempre più donne. Vogliamo rilanciare anche un lavoro culturale ed educativo nelle scuole e nelle famiglie perché il rispetto si insegna e si coltiva".
"Quando una donna varca la soglia del centro porta con sé dolore e coraggio e la richiesta implicita di non essere lasciata sola. Il nostro lavoro parte proprio da qui, dal farsi trovare pronte e preparate -ha dichiarato Francesca Menconi presidente dell'Associazione Le Sabine- La promozione è cruciale perché ancora troppe donne non sanno che esistono servizi gratuiti e altamente qualificati sul territorio. Ecco perché serve una campagna informativa forte, visibile e chiara per far sapere che esiste un luogo sicuro che può fare la differenza tra restare e salvarsi".
Scilla Giovacchini, responsabile del centro antiviolenza ha aggiunto: "Ringraziamo l'amministrazione per la nuova stanza emergenza del centro, uno spazio che permetterà di accogliere donne in pericolo anche durante la notte e ringraziano le scuole perché educare è seminare un cambiamento radicale, il rispetto non si impone ma si trasmette". Presente anche Nicola Iannalfo, dirigente scolastico dell'istituto B. B Giorgini di Montignoso ha spiegato :"I ragazzi sono un terreno fertile, ma spesso fragile. Le vere assenti oggi sono le famiglie, incapaci di sostenere un'educazione affettiva e relazionale. La scuola può e deve fare molto ma abbiamo bisogno di una rete solida, capace di interpretare i segnali di disagio, di ascoltare, di prevenire. La scuola non resterà indifferente, siamo pronti a fare la nostra parte". Il valore e l'importanza delle sinergie è stato ribadito anche dai rappresentanti delle forze dell'ordine. "Parliamo di uno dei problemi più gravi e frequenti che affrontiamo ogni giorno. I centri come quello di Montignoso non solo supportano le vittime, ma aiutano noi ad intervenire meglio e con più efficacia. Sono una risorsa insostituibile" ha detto il colonnello Alessandro Dominici. "Credo fortemente nel valore della prevenzione e l'intervento nelle scuole è uno degli strumenti più potenti. Parliamo con i ragazzi, li ascoltiamo, spieghiamo loro cosa sia un comportamento tossico e possessivo -ha detto Emanuela Sozzi dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Massa- Lo strumento dell'ammonimento del Questore è utile in questa direzione perché coinvolge non solo chi lo riceve ma anche la famiglia".
Così il prefetto di Massa Carrara Guido Aprea: "Sono tre anni che lavoro su questo territorio e mai come in questo ambito ho visto numeri così allarmanti. Il vero punto debole oggi è la famiglia, manca il primo nucleo educativo e da lì si innescano dinamiche pericolose. Dobbiamo intervenire prima che la violenza esploda con tutti gli strumenti a disposizione, protocolli, patti di sicurezza, vigilanza dinamica, ma soprattutto dobbiamo credere che la responsabilità è collettiva. Famiglia, scuola, Stato, ognuno ha un compito e nessuno può voltarsi dall'altra parte".
La presentazione della nuova campagna informativa del Centro anitviolenza è stata un richiamo a riconoscere il valore di chi ogni giorno si prende cura delle fragilità e a costruire una cultura nuova basata sul rispetto, sull'ascolto e sulla libertà perché la lotta alla violenza sulle donne è una sfida di civiltà e riguarda tutti.
Mai più sole: Montignoso rilancia il centro e la rete contro la violenza sulle donne
Scritto da Martina Alibani
Montignoso
19 Giugno 2025
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