Il consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella ha reso pubbliche alcune osservazioni fatte sull'Accdemia di Belle Arti di Carrara: "L’atto prot. n. 5410 del 4 agosto 2025, firmato dalla presidente Cinzia Monteverdi, sancisce l’affidamento di un incarico di consulenza legale all’assessore comunale Mario Lattanzi, avvocato tributarista, anche Assessore al Bilancio al Comune di Carrara. Formalmente legittimo, ma sotto il profilo dell’etica pubblica e della correttezza amministrativa, l’episodio solleva rilevanti interrogativi che meritano un’analisi rigorosa. Il bando pubblico (prot. n. 4431/2025), rivolto prioritariamente a personale interno e solo subordinatamente a esperti esterni, avrebbe dovuto garantire trasparenza, imparzialità e concorrenza effettiva. Inoltre, la graduatoria definitiva assegna a Lattanzi 25 punti totali (10 laurea, 10 voto di laurea, 5 iscrizione all’Ordine), senza che risultino pubblicati elementi informativi relativi agli altri partecipanti, ai rispettivi punteggi o alla graduatoria completa, circostanza che appare suscettibile di rilievi in relazione ai principi di trasparenza e accesso civico sanciti dal D.lgs. 33/2013, dal D.lgs. 165/2001 e dalle Linee guida ANAC sul conflitto di interessi. Anche la mancanza di documenti pubblici costituisce una criticità sotto il profilo della correttezza e della trasparenza amministrativa. Infatti, da un’accurata ricerca sul sito ufficiale dell’Accademia di Belle Arti di Carrara emergono le seguenti situazioni:
- Sezione Bandi e Concorsi / Bandi e Graduatorie: nessun documento relativo all’incarico di Lattanzi.
- Albo Pretorio e Amministrazione Trasparente: assenza di verbali, graduatorie e atti della selezione.
- Le graduatorie presenti riguardano esclusivamente concorsi ordinari per docenti, non collegati alla consulenza in oggetto.
Questa mancata pubblicazione rappresenta un deficit informativo rilevante in termini di trasparenza e accessibilità, con potenziali implicazioni sul piano amministrativo e istituzionale.
Per quanto attiene il Consiglio di Amministrazione (CdA), l’Accademia risulta composta da:
- Presidente: Cinzia Monteverdi
- Direttore: Marco Baudinelli
- Rappresentante dei Docenti: Alberto Semeraro
- Esperto di Amministrazione: Ciro Costagliola
- Rappresentante degli Studenti: in attesa di nomina
Non risulta, dai documenti pubblicamente accessibili, che il comune di Carrara abbia nominato un proprio rappresentante nel CdA, pur essendo tale nomina prevista dallo Statuto. La mancata designazione solleva interrogativi non solo sul ruolo effettivo del Comune, ma anche sul livello di presidio istituzionale nella gestione degli incarichi.Il nodo giuridico e politico riguarda i possibili profili di conflitto di interessi, che in questo caso appaiono meritevoli di approfondimento: Lattanzi ricopre infatti un ruolo decisionale nel Comune, ente che esercita poteri diretti sull’Accademia, compresa la possibile nomina di membri nel CdA. La sua individuazione quale consulente legale esterno solleva una questione di opportunità istituzionale, poiché il soggetto incaricato intrattiene rapporti istituzionali diretti con l’ente che esercita funzioni di indirizzo sull’Accademia stessa. La scelta adottata si colloca in un contesto istituzionale che coinvolge anche il Comune di Carrara, rendendo necessario un chiarimento pubblico in relazione al rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione (art. 97 Cost.) e delle disposizioni del D.lgs. 165/2001 in materia di rapporti tra incarichi pubblici e incarichi esterni. Va inoltre sottolineato che l’Accademia non dispone di un legale interno e che, secondo l’assetto ordinamentale, potrebbe avvalersi dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato per le consulenze giuridiche. Tuttavia, non risulta che tale opzione sia stata percorsa nel caso in esame. La scelta di conferire l’incarico a un assessore comunale in carica appare quindi discutibile sotto il profilo dell’opportunità amministrativa, soprattutto in assenza di motivazioni tecniche straordinarie esplicitate negli atti pubblici.La mancata pubblicazione dei verbali e della graduatoria completa rafforza le perplessità circa il rispetto degli obblighi di trasparenza, accesso civico e controllo pubblico, alimentando una percezione di insufficiente chiarezza nella gestione del procedimento. Alla luce di questi elementi, le seguenti domande risultano legittime e doverose sul piano del dibattito pubblico. Monteverdi e Arrighi sono chiamate a chiarire pubblicamente:
- Chi ha partecipato alla selezione e quali criteri sono stati applicati?
- Per quali ragioni è stato individuato un assessore comunale in carica, alla luce dei potenziali profili di conflitto di interessi?
- In che modo sono stati valutati e gestiti i principi normativi sul conflitto di interessi ex D.lgs. 165/2001 e Linee guida ANAC?
- Perché i documenti della selezione non risultano accessibili al pubblico?
- Il Comune ha nominato il proprio rappresentante nel CdA come previsto dallo Statuto? In caso contrario, per quali motivi?
- Perché non è stata coinvolta l’Avvocatura Distrettuale dello Stato per la consulenza legale?
Fino a quando queste risposte non saranno fornite, permane una situazione di incertezza istituzionale che rischia di incidere sulla credibilità e sull’autonomia della principale istituzione culturale della città. La trasparenza e l’etica pubblica non sono opzionali: sono obblighi normativi e morali, e la città di Carrara ha diritto a piena chiarezza sulla gestione delle proprie istituzioni culturali.









