Alice Rossetti, consigliera comunale di Italia Viva, chiede al presidente del consiglio, Cristiano Bottici, di convocare un consiglio comunale al fine di riconoscere la dignità e il ricordo che merita il concittadino, Jacopo Lombardini, partigiano e antifascista, vincitore della medaglia d'argento al valore militare, deportato e morto a Mauthausen il 25 aprile '45.
"Carrara - ha dichiarato Alice Rossetti - ha ricordato Jacopo Lombardini con l'intitolazione di una strada e di una scuola, nel suo luogo d'origine, Gragnana, ma l'amministrazione Arrighi, ha perso il ricordo e il 5 maggio, quando ha ricevuto una mail, dove si richiedeva di inoltrare la drammatica lettera di Lombardini alla sorella, è stata seppellita nell'oblio."
Alice Rossetti, chiede l'installazione delle pietre d'inciampo per ricordare l'olocausto, infatti la pietra in memoria di Lombardini è stata inaugurata in Piemonte, non a Carrara.
"Al sindaco - ha detto Alice Rossetti - Arrighi e all'assessore Dazzi era stato chiesto almeno di far partecipare, alla cerimonia per l'installazione della pietra in memoria di Lombardini, una delegazione in rappresentanza di Carrara, ma tale richiesta è rimasta senza risposta. Quindi cosa aspetta l'amministrazione Arrighi ad onorare la memoria del partigiano antifascista Lombardini? Spero che la richiesta venga accolta dal presidente del consiglio."
Ecco la lettera alla sorella da parte di Jacopo Lombardini datata 15-11-1943:
Cara Maria,
Se ti arriverà questa mia lettera che affido ad un mio amico vorrà dire che mi è successo qualche disgrazia e che ho finito di soffrire. Ti scrivo dai monti, dove mi sono rifugiato per non sottostare alla dominazione tedesca e per fare un po' di bene.
Sono infatti un po' il cappellano dei Valdesi che sono nelle Bande partigiane. Pur essendo del tutto disarmato è logico che io corra gli
stessi pericoli dei miei compagni che hanno deciso di salvare con le armi l'Italia e di dare al popolo d'Italia un regime giusto e libero. Ho accettato di fare questo come un dovere, perché non ho mai cessato di amare la liberta. Ti prego di perdonarmi di questo dolore che
ti do. Ti prego di perdonarmi i dolori che ti ho dato nella vita. Ma ti ho sempre voluto bene, ed ho voluto bene a tutti i miei nipoti.
Salutameli ad uno ad uno. Salutami Filiberto e tutti i parenti. Salutami i fratelli che sono rimasti del gruppo evangelico. Mi dispiace di non
aver potuto far nulla di quanto avevo in mente per esso. Mi raccomando a tutti che non lasciate spegnere quella piccola luce di fede e di
speranza che è stata accesa nel nostro paese. Io morirò, con l'aiuto di Dio, nella fede Evangelica alla quale sono stato chiamato per grazia
di Dio. Siate fedeli anche voi. In questi giorni di pericolo di morte, io provo quale tesoro sia la fede: essa infatti mi permette di essere
tranquillo. A Dio, mia cara sorella, a Dio, miei cari parenti ed amici tutti. Rammentatevi che sono morto nella fede di Dio, per la liberta.
Siate fedeli a Dio ed amate la libertà per la quale tanti sono morti.
Jacopo Lombardini