Ormai la partita a calcio giocata per una mezzora dai richiedenti asilo di Casa Betania nel campetto del Centro Giovanile di Carrara, dove erano ospitati temporaneamente in attesa del termine delle operazioni di sanificazione dell’hotel Dora, loro residenza, è diventata un vero e proprio casus belli che sta scatenando ire, polemiche e soprattutto esposti.
L’ultimo ad arrivare è stato quello firmato dal presidente del consiglio comunale di Massa, nonché vicepresidente del coordinamento provinciale di Forza Italia, Stefano Benedetti e da Gianni Musetti che è stato il primo a segnalare la vicenda. Benedetti e Musetti hanno inviato l’esposto in questura, in prefettura, ai N.A.S. di Livorno e ai carabinieri di Massa Carrara definendo gravissimo l’episodio della partitella. “Riteniamo che quanto accaduto nei giorni scorsi sia molto grave, non solo perché l’associazione che gestisce il centro, ha disatteso le prescrizioni del decreto Conte, ma soprattutto perché, essendo Casa Betania un centro di accoglienza e quindi di evidente aggregazione, pari alle RSA e alle case di riposo, il rispetto di tale norma, dovrebbe essere assolutamente garantito per evitare diffusioni e contagi da Covid - 19, come purtroppo sta avvenendo nelle RSA. Evidentemente la responsabile del progetto Sara Vatteroni, non è d’accordo e lo ha ampiamente dimostrato, rilasciando agli organi di informazione locale, delle dichiarazioni da brividi ed assolutamente da prendere in seria considerazione, in quanto, in parte ha attributo indirettamente delle responsabilità anche alla Prefettura, che secondo lei avrebbe autorizzato l’iniziativa, non specificando però se nella autorizzazioni rientrava anche la partitella di calcio svoltasi all’interno del campo dei Gesuiti sito in via VII luglio.”
Benedetti e Musetti hanno anche evidenziato l’ipotesi di poter perseguire Sara Vatteroni per aver diffuso notizie false e tendenziose, oltre che per aver concesso di giocare una partitella, nonostante sia assolutamente vietato dal decreto ministeriale: “ Decreto – hanno sottolineato Musetti e Benedetti - che deve essere rispettato da tutti, anche da chi come i migranti extracomunitari, sono considerati da tanti cittadini di serie A, rispetto agli italiani spesso considerati cittadini di serie B. Dalle dichiarazioni della responsabile, abbiamo, inoltre saputo, che gli ospiti di Casa Betania, hanno la mensa in comune e girano senza mascherina, giocando anche a biliardino. Per carità, non è nostra intenzione chiedere la limitazione delle attività di questi ospiti, ma una riflessione-domanda a questo punto viene spontanea : siamo certo che all’interno di questa struttura siano rispettate le norme di sicurezza previste dal decreto antivirus ? Distanze, mascherine, sistemi di protezione compresi i disinfettanti ? Qua non ci troviamo in presenza di una famiglia di 4 quattro persone, ma di una comunità di 25 persone più il personale che vi opera all’interno, quindi un centro che prima di ogni altro, dovrebbe dimostrare la regolarità e ciò anche nel rispetto di tutti coloro che sono sottoposti all’isolamento ormai da tempo, anche di chi vive solo.”
Secondo Musetti e Benedetti la questione sarebbe stata presa sottogamba dai gestori della struttura : “ Ciò non è assolutamente tollerabile, anzi, sarà necessario assumere dei seri provvedimenti ed effettuare dei costanti controlli atti a garantire maggior sicurezza,sia agli ospiti, sia ai cittadini che vivono nelle vicinanze.
Cogliamo l’occasione, per suggerire una serie di verifiche in tutti i centri di accoglienza della nostra provincia, anche perché sembrerebbe che in alcune zone, i migranti siano stati visti a passeggiare per le strade tranquillamente e senza che nessuno fino ad oggi abbia provveduto a sanzionarli. Considerato che la signora Vatteroni ha dichiarato che all’interno di Casa Betania non ci sono soggetti positivi al Virus Corona, crediamo, a questo punto, che sia necessario accertare le condizioni degli ospiti ed agire di conseguenza nel caso in cui qualcuno di loro abbia contratto il Covid 19.
Chiediamo, inoltre, che in considerazione dell’accaduto e quindi anche delle minacce rivolte dagli extracomunitari ai residenti della zona, di verificare se esistono i presupposti di revoca della convenzione fatta con Casa Betania e conseguente allontanamento degli ospiti per la sicurezza degli abitanti, poiché almeno in questa occasione sarebbero stati commessi degli illeciti e sicuramente tenuti dei comportamenti illegittimi con i quali sono state disattese le leggi dello Stato.”.
Per finire, spiace dover constatare che in questo caso la città di Carrara, abbia fatto una figura del genere e che il video pubblicato su Facebook abbia raggiunto ormai quasi le 20.000 visualizzazioni, condizione che si sarebbe potuta evitare con una gestione più idonea e responsabile del centro di accoglienza, ma anche con maggiori controlli che in questo caso devono essere effettuati dalla Prefettura, referente in loco del Governo italiano.