LEFT Laboratorio politico di Massa Carrara aderisce alla campagna nazionale promossa dai Radicali italiani "Chiudiamo i conti col passato". Una proposta che riguarda le bonifiche dei SIN/SIR, compreso quello di Massa Carrara. La campagna prende in considerazione le intere e vaste aree del territorio nazionale, regionale e locale, talmente inquinate da pregiudicarne il futuro per la pericolosità degli inquinanti presenti, per il disastroso impatto in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni ambientali e culturali presenti e, non ultimo, per l'anti-economicità di possibili investimenti privati finalizzati al rilancio economico ed occupazionale.
L'Appello che ha chiesto il laboratorio politico LEFT è volto alle Amministrazioni locali, ai parlamentari delterritorio, alle forze politiche e sociali tutte, ai nostri rappresentanti in Regione, al nuovo presidente dellaRegione Giani,alla sua futura Giunta e al Consiglio regionale al completo. L'appello propone al Ministro dell'ambiente Costa i seguenti punti:
• DESTINARE UNA QUOTA DEL RECOVERY FUND ALLA BONIFICA DEI SIN/SIR;
• PROPORRE AL PARLAMENTO UN TESTO UNICO DELLE BONIFICHE PER UNIFICARE LE NORME CHE SONO SPARSE IN VARI PROVVEDIMENTI ELIMINANDO QUELLE CONTRADDITTORIE;
• PREVEDERE UN GEO DATABASE ATTRAVERSO UN PORTALE PUBBLICO CON TUTTI I DATI AGGREGATI DELLE MATRICI;
• DI APPLICARE IL PRINCIPIO "CHI INQUINA PAGA" CONSEGUENTE ALLA DIRETTIVA COMUNITARIA SULLA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE;
• SEMPLIFICARE I PROCEDIMENTI.
Il laboratorio politico LEFT ha concluso: -"La nostra provincia e la nostra città risultano ancor oggi tra le più colpite da malattie riconducibili alla presenza nociva della "chimica" sul territorio che, da troppi anni, ci ha raccontato e ci racconta di un luogo compromesso ed inquinato che continua a minare la salute pubblica.
Purtroppo, fino ad oggi, il problema delle bonifiche della nostra Zona Industriale sembra continuare ad essere gravemente sottovalutato, ma, intanto, il rilancio del manifatturiero ad opera delle PMI è impedito dagli esorbitanti costi aggiuntivi per il disinquinamento delle aree che rendono, allo stato attuale, ogni ipotesi di insediamento produttivo totalmente diseconomica. Inoltre, se con quelle risorse si potesse procedere anche alla chiusura definitiva e alla messa in sicurezza della discarica all'ex Cava Viti, non sarebbe male!"