Il nuovo sito dell'amministrazione carrarese Cose in comune convince poco: il parere del consigliere Simone Caffaz: "All'inizio del 2024 avevo rivolto all'amministrazione comunale una interrogazione in cui chiedevo se ci fosse l' intenzione di riaprire il periodico Agorà, un ottimo strumento di comunicazione istituzionale in passato diretto dal compianto Vittorio Prayer, che non soltanto forniva informazioni sull'attività della giunta ma pubblicava anche la cronaca del Consiglio Comunale con tutte le posizioni delle forze politiche e alcune godibilissime pagine di costume in cui venivano raccontati i personaggi e le storie della parte meno istituzionale della città. Il sindaco Arrighi rispose che era allo studio qualcosa di non cartaceo, perché avrebbe preferito una pubblicazione on-line. È stato necessario l'abnorme periodo di un anno per veder messo in pratica questo proposito. Peccato che, dopo tanto pensare, la montagna abbia partorito il topolino, come spesso accade con questa amministrazione. È stato presentato nei giorni scorsi, con il geniale titolo di "Cose in Comune", il nuovo strumento informativo pensato dall'amministrazione comunale. Peccato che, in confronto con Agorà, manchino le cose più importanti: il resoconto dei dibattiti che avvengono in consiglio comunale con le posizioni delle varie forze politiche e la parte di costume dedicata alla città e ai cittadini, quella più interessante ma anche difficile da realizzare sul piano giornalistico. E pensare che, mentre Agorà veniva interamente realizzato con risorse interne al comune e la stessa stampa era finanziata da sponsor privati, in questo caso, per andare in rete vengono utilizzati consulenti esterni lautamente retribuiti. Ma al di là dell'aspetto economico, a destare perplessità ancora maggiori è il contenuto del nuovo organo di informazione, completamente privo di qualsiasi elaborazione giornalistica e del dibattito democratico cittadino. Si tratta quindi di un foglio online che pubblicizza le (poche) iniziative organizzate dall'amministrazione e invita le associazioni a comunicare le loro.
Davvero una tristezza.
Ancora peggio vengono poi gestiti i profili social del sindaco, anche in questo caso, probabilmente curati dallo stesso costoso consulente. Qui, oltre a non esserci la sensibilità democratica di ospitare le opinioni altrui, non c'è neppure il minimo contegno istituzionale, doveroso per chi occupa una carica come quella di sindaco: si sprecano gli attacchi smodati all'opposizione, gli imbarazzanti filmati malrealizzati in cui viene attaccato il governo nazionale, gli interventi di mera propaganda e comunque privi di qualsiasi interesse pubblico. Tutti usiamo i social, ma utilizziamo profili personali e non istituzionali e pubblichiamo contenuti redatti da noi e non da professionisti lautamente pagati con soldi pubblici. La nascita del nuovo sito e la gestione dei propri profili social istituzionali denotano con chiarezza la bizzarra idea di democrazia e informazione che la Arrighi ha: propaganda senza contraddittorio, attacchi al governo, attacchi all'opposizione, incredibile autocelebrazione. Il tutto con una scarsa qualità tecnica e con notevoli spese pubbliche (quindi dei cittadini carraresi). Non che, visto il suo modo di amministrare e di rapportarsi con il prossimo, ci aspettassimo qualcosa di diverso. Ma in una democrazia almeno le forme andrebbero salvate. Qui invece siamo all'arroganza e alla strafottenza, che si sposano perfettamente con l' assoluta mancanza di capacità".
Arrighi e comunicazione web: solo propaganda un tanto al chilo secondo il consigliere Caffaz
Scritto da Redazione
Politica
14 Febbraio 2025
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