Dopo la presentazione dei progetti, la valutazione da parte della commissione comunale e la firma delle convenzioni adesso le ditte, per ottenere i benefici previsti dall'articolo 21 del regolamento comunale degli agri marmiferi, sono chiamate a realizzare quanto hanno proposto. Il cosiddetto articolo 21 prevede che le ditte per vedersi riconosciuti incrementi temporali crescenti al periodo transitorio devono anzitutto garantire che almeno il 50 per cento del materiale estratto venga lavorato in loco e a questo aggiungere investimenti sul territorio. Complessivamente sono state 69 le aziende che hanno presentato in tutto 19 progetti per un investimento totale di oltre 25,6 milioni di euro e tutte loro sulla base di questi hanno ottenuto l’incremento massimo, 12 anni, al periodo transitorio certificato dalla firma delle convenzioni avvenuta nell’autunno scorso. I progetti che sono stati presentati sono tra loro eterogenei e vanno dalla messa in sicurezza del territorio a importanti investimenti sui paesi a monte passando, per esempio, al rifacimento del campo scuola di Marina o dell’intera piazza Matteotti a Carrara. Adesso si sta avvicinando la fase operativa, ma prima di poter vedere partire i cantieri il Comune sta predisponendo con l’ausilio dell’avvocato Mauro Mammana un regolamento dal quale discenderanno delle nuove convenzioni pensate per ogni singolo progetto e che dovranno essere sottoscritte con le singole ditte. Il punto sullo stato dell’arte è stata illustrato stamani dall’assessore ai Progetti speciali nel corso della seduta congiunta delle commissioni Marmo e Progetti speciali presiedute da Nicola Marchetti e Augusto Castelli. “Quando ci siamo insediati – spiega Lorenzini – l’iter era già stato avviato e i progetti erano stati consegnati. Il nostro impegno è stato dunque, grazie al grande lavoro degli uffici, anzitutto quello di rispettare la scadenza del 30 ottobre scorso per la firma delle nuove convenzioni. Siamo riusciti a raggiungere questo importantissimo obiettivo che, in forza della sottoscrizione di 57 convenzioni e alla registrazione di 17 certificazioni Emas, ha garantito nuove prospettive e nuove garanzie tanto al Comune quanto alle imprese escavatrici. Ora però è il momento di tradurre in pratica i progetti dell’articolo 21, progetti molto diversi tra loro, che prevedono interventi di varia natura e che toccano aspetti e problemi differenti: urbanistici, idrogeologici, normativi e burocratici. In questa fase assieme all’avvocato Mammana stiamo lavorando alla stesura del regolamento che dovrà chiarire come ci si debba comportare in ogni fase della realizzazione dei progetti legati all’articolo 21: dalla predisposizione degli elaborati fino alla esecuzione delle opere, alla loro rendicontazione e, infine, alla certificazione che effettivamente la singola impresa ha ottemperato a quanto si era impegnata a fare e sulla base del quale si è vista riconoscere l’estensione del periodo transitorio. E’ dunque importante in questo momento avere un confronto attivo con le stesse ditte in modo da intercettarne i suggerimenti e provare a risolvere possibili criticità pratiche. Questo rappresenta altresì un passaggio necessario che siamo convinti ci consentirà poi di velocizzare l’effettuazione dei lavori una volta che tutte le parti avranno sottoscritto la convenzione”. “E’ importante aver iniziato questo percorso di confronto e di verifica – spiega Castelli -. Ci sarà poi tempo nelle commissioni di analizzare singolarmente i diversi progetti che sono stati presentati”.
Articolo 21: una convenzione per la realizzazione delle opere. I 19 progetti presentati coinvolgono 69 cave e prevedono investimenti sul territorio per più di 25 milioni
Scritto da Redazione
Politica
08 Marzo 2024
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