“Dopo il terribile mese trascorso pur nella gravità della situazione, una tenue luce sembra apparire in fondo al tunnel. Grazie alle misure adottate dal governo ed allo sforzo disciplinato della popolazione, la diffusione del virus subisce un evidente rallentamento e ci consente di progettare anche a livello comunale una nuova fase.” Esordisce così, in una nota, Articolo Uno che propone di progettare una fase due a livello comunale.
“Per questo, assieme alle altre forze della minoranza consiliare abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio comunale che ponesse al suo centro tali temi.” “Adesso c’è da lavorare insieme, per un progetto chiaro – continuano - che possa ridare alla nostra comunità un futuro migliore. E il luogo preposto a farlo, con un serio dibattito democratico, è il consiglio comunale.”
“Va cambiato il modello di sviluppo. – affermano - Ciò coinvolge anche il nostro territorio che dovrà essere ripensato nei suoi usi e nelle sue prospettive economico-sociali ed il loro impatto con l'ambiente. Tema che dovrà essere al centro della revisione del Piano Strutturale che dovrà contenere un diverso rapporto fra ambiente e società.”
“Sul versante sanitario – continuano - vi sono scelte ravvicinate non eludibili da compiersi rispetto al rapporto Covid e livelli essenziali d'assistenza: una completa revisione del rapporto fra Noa e strutture territoriali, l’assistenza domiciliare che dovrà prevedere le nuove unità Usca dedicate al Covid.”
“Con l'estate alle porte diventa cruciale fornire un concreto sostegno all'intero sistema economico –sostengono - con un generale ripensamento delle politiche di bilancio dell'ente: dalla revisione della fiscalità generale (tari, tosap....) al sostegno per il pagamento dei canoni d'affitto, ecc.”
“Per questo – concludono -occorre costruire una ‘cabina di regia’ che coinvolga le forze rappresentative della città. Occorre scegliere e scegliere bene, nell'esclusivo interesse della città.”