Gesto abominevole quello effettuato da uno o due stranieri balordi in danno della stanza del Sindaco di Carrara ingegner Serena Arrighi ed uffici adiacenti. Ributtanti anche gli atti sozzi compiuti, tipici di esseri in preda a sostanze alcoliche o stupefacenti. Lo dimostra il fatto che un meschino a quanto pare è stato trovato all'interno del Palazzo Civico alle prime
ore del mattino dalle donne delle pulizie.
E subito fermato dagli agenti del vicinissimo commissariato di polizia. Mentre un altro misterioso individuo sembra sia scappato attimi prima del "blitz" della pubblica sicurezza aprendo una porta finestra al piano terra. Ma tocca stare attenti prima di trattare e diffondere termini quali "intimidazione" e/o "episodio grave che colpisce le istituzioni e la casa di tutti noi carrarini" come il sindaco Arrighi tra l'altro ha scritto e denunciato.
Attenti, perché di episodi simili, ma non troppo, conserviamo memoria. Verso la fine degli anni '70 - anni di piombo - i pompieri di Avenza sono chiamati d'urgenza: la Delegazione Comunale di Marina sta pigliando fuoco. I vigili del fuoco accorrono e domano presto un non grande incendio, mentre le forze dell'ordine acchiappano presto il piromane. Al Comune di Carrara e fra i partiti politici di sinistra s' illumina la lampadina della strategia della tensione. Erano tempi tristi delle Br e dei tanti morti ammazzati. Quindi l'allora Sindaco e collaboranti sindacali decidono di organizzare un corteo contro ogni forma di violenza terroristica.
E corteo fu, malgrado qualcuno alla vigilia avesse informato chi di dovere che il piromane era con tutta probabilità un povero mentecatto, e nulla più. Il demente viene preso e spedito in casa di cura. TeleToscanaNord riprende le immagini mentre il minorato psichico, ammanettato, scende le scale del Commissariato all'ex Colombarotto.
Lo sorregge per un braccio l'amico Antimo "SciuSciù" Grassia della Digos. Ad un tratto il meschino scivola dalle scale, ma "SciuSciù" lestissimo lo sorregge e lo rimette in sesto. Questa scena tragicomica Ttn che era a corto di immagini la manda in onda a ripetizione; e per nostra sincera colpa. Quindi un allarme frettoloso ed incauto quello del Comune, forze politiche e sindacali comprese. Mesi dopo sempre a Marina di Carrara prendono fuoco due automobili in riva al mare.
Altra strategia della tensione e nuovo corteo di uomini, donne, vecchi e bambini contro ogni forma di violenza. Noi eravamo lì, proprio lì, fra tanta gente, mentre le macchine ardevano. Ad un tratto una morsa ferrea di una mano enorme ci afferra e stringe da dietro, per il collo; e ci impone:"Vieni, venite a casa mia che vi offro un "drink".
Poi l'uomo: "Le due automobili le ho bruciate io con taniche di kerosene, miccia corta, e benzina. Erano le auto di gentaglia che mi ha ammazzato il cane con la spugna avvelenata fritta. Altro che Brigate Rosse o bianconere. Se di macchine ne avessero avute tre lor cialtroni - giura l'incendiario - altrettante gliene avrei dato alle fiamme, a questi miserabili ammazza cani. Firmato: Domè il cavatore di massi di marmo". Capito l'antifona delle strategie, delle tensioni vere o presunte di un' Italietta misteriosa, che sbatte infimi e luridi enigmi anche in provincia, profonda? ...