“Carrara non è una città di ignoranti come vorrebbero far credere in certe dichiarazioni del sindaco Arrighi , dell’assessore Gea Dazzi e del curatore Domenico Raimondi”. Lo dice il consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel che aggiunge: “Abbiamo letto con disappunto gli articoli pubblicati sulla stampa in merito ai vandalismi perpetrati contro le opere della mostra White Carrara e non ci sono piaciuti. Il sindaco ha detto che serve da parte di tutti maggiore consapevolezza di cosa sia un’opera d’arte e maggior rispetto verso quanto esposto. Da tali parole emerge un ritratto della città e dei suoi abitanti non molto lusinghiero e certamente non rispondente alla realtà. Un lettore poco attento potrebbe facilmente identificare nei carrarini un popolo di barbari ignoranti e incivili. Ebbene, non è affatto così e ci sentiamo in dovere di rimarcarlo. In effetti dovrebbero essere proprio le istituzioni ad avere la responsabilità in merito al corretto funzionamento di un evento pubblico, in quanto responsabili nel garantire il rispetto delle leggi, la tutela del bene e quella dei diritti dei fruitori. Tuttavia, sia l’assessore Dazzi, sia il curatore Raimondi hanno mostrato incompetenza nella tutela delle sculture esposte, sebbene si siano verificati una serie di eventi negativi che hanno avuto come conseguenza un danno d’immagine per tutta la cittadinanza . Inevitabile chiedere alla Arrighi invece cosa è stato fatto per contrastare il degrado ed il senso di poca sicurezza del centro storico. Non è certo un mistero che anche Piazza Alberica , dove sono state istallate gran parte delle opere della White Carrara, sia frequentata in gran parte da persone di varie etnie che non sembrano molto rispettose di ciò che la città vuole mostrare e dimostrare, anche da prima dell’esposizione. Un chiaro esempio di quello che denunciamo è la povera statua di Maria Beatrice d’Este, uno dei simboli cittadini che viene ogni giorno scambiata dagli extracomunitari come vespasiano: non abbiamo mai ascoltato una presa di posizione dura e chiara dall’amministrazione per combattere questi inaccettabili comportamenti.
Ci risulta oltretutto che a fracassare il ‘Gomitolo’ di Paolo Ulian (Bufalini Marmi) collocata in piazza Accademia, non è stato né un bambino disattento e neppure un carrarino distratto, ma un nord africano che voleva fotografarci sopra la figlia. Fratelli d’Italia tiene a precisare che i cittadini di Carrara non sono ignoranti e vandali ma, anzi, come dimostrato in più occasioni, il carrarino, per tradizione e competenze anche artistiche ha un pensiero critico. Sarebbe giusto e opportuno ammettere con chiarezza che la responsabilità di certi episodi va cercata in chi nell’organizzazione non ha saputo tutelare l’immagine di una intera città che possiede un patrimonio culturale unico al mondo. Basta con questa strafottente noncuranza politica nei confronti dei propri doveri”.