Stefano Benedetti, oggi presidente dell'associazione "Massa città nuova", in precedenza dirigente del coordinamento Forza Italia Massa-Carrara ed ex presidente del consiglio comunale massese, attacca l'ex coordinatore regionale e senatore Massimo Mallegni.
Oggi Massimo Mallegni sulle cronache locali, si piange addosso tentando di passare da vittima, scaricando le sue dirette responsabilità del fallimento di Forza Italia su altri come Deborah Bergamini e Marco Stella, che insieme a tutti noi, militanti di base, hanno al contrario subito in silenzio per anni le sue angherie e le sue censure. Devo dire che la "Faccia tosta" non ha limiti, l'ex dirigente "defenestrato" parla di epurazioni, quando in realtà il vero "épurateur" è proprio lui, sia a livello locale di Massa Carrara sia a livello regionale.
A Massa ha rimosso dagli incarichi tutti coloro che non obbedivano a spada tratta ai suoi ordini e nel mio caso ha voluto fortemente la mia espulsione dal partito, peraltro, in modo del tutto maldestro, perché notificatami ben due giorni dopo che avevo già comunicato le mie dimissioni per Pec.
Il suo incontrastato potere all'interno di FI, una presunzione e una arroganza politica davvero unica nel suo genere,lo hanno trascinato in un vortice di eccessiva autostima e convulso narcisismo che da una parte non gli hanno permesso di prendere consapevolezza degli errori fatti e dall'altra ha creato una spaccatura nel partito che ha avuto conseguenze tragiche.
Meno male che altri politici di FI e del Centro Destra sono riusciti con la propria umiltà a diventare portavoce dei cittadini al contrario di lui che, nonostante fosse il capo regionale di FI, non è stato rieletto e le scuse in questo caso non contano nulla. I fatti vogliono, ad esempio, che l' On. Deborah Bergamini sullo stesso territorio è stata votata e rieletta e Mallegni no; gli elettori non l'hanno premiato e rieletto, perché per il nostro territorio non ha fatto nulla, se non tentare inutilmente di curare gli interessi del balneari in palese conflitto personale, poiché lui stesso è gestore di stabilimenti .
Oggi, probabilmente insoddisfatto della propria posizione e fuori dalla politica e da FI, fallito il suo tentativo di aggregare al centro i disorientati della politica e dopo l'evidente rafforzamento e recupero di FI in tutta la nazione e anche in Toscana, getta pubblicamente fango addosso a chi con grande pazienza e costanza ha saputo reagire ai suoi impulsi distruttivi e parlo ovviamente dell' On. Deborah Bergamini e del Coordinatore Regionale Marco Stella, tutti e due sempre esposti in prima fila nelle battaglie contro il Centro Sinistra regionale e impegnati fin da tempi non sospetti all'interno del partito nella ricostruzione dello stesso a favore della nostra comunità.
Nelle prime righe dell'intervento di Mallegni si capisce bene che lo stesso parteggia per l' Assessore Bertucci, tentando di penalizzare Sergio Bordigoni, da sempre punta di diamante di Forza Italia a Massa e allineato con quasi tutti i militanti del partito.
E' bene chiarire definitivamente che la nomina ad Assessore di Matteo Bertucci non appartiene a FI e neanche è stata condivisa all'interno del partito, ma assolutamente imposta dal Sindaco Persiani su richiesta dell' ex Coordinatore di FI e braccio destro di Mallegni Emanuele Ricciardi, anch'esso messo all'angolo dopo i fallimenti elettorali di Carrara e Lunigiana.
Al contrario per quanto riguarda Sergio Bordigoni c'è sempre stata nel partito una grande condivisione legata alla sua serietà, professionalità anche dimostrata nel precedente mandato amministrativo con incarichi per i quali ha sempre dimostrato assoluta capacità, portando a casa risultati importanti.
Per concludere è evidente che Massimo Mallegni oggi ha fatto solo una sparata per tentare di mettere in difficoltà FI e gli attuali dirigenti, ma la risposta sta nei fatti e nei risultati che sicuramente arriveranno nelle prossime tornate elettorali.
Dopo l'egemonia Mallegni, in FI è ritornata la passione e la voglia di lavorare tutti insieme per gli stessi obiettivi.