Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara) ritorna sulla vicenda della famiglia di Torano e nuovamente chiama in causa l'assessore Galleni:
"La proposta indecente numero due, dopo quella di voler confinare ad Albiano Magra la famiglia della casa inagibile di Torano, che l'assessore Galleni si è vantata sulla stampa di aver fatto - dice Bernardi - è un alloggio in via Guelfa in condizioni igienico sanitarie da paura, con il bagno in cucina ed un'unica camera letto, dove non ci vivrebbe bene nemmeno un cane, tanto per restare in tema ed è falso come sostiene l'assessore alle politiche abitative e al sociale che hanno perso un'opportunità vera".
"Non corrisponde neanche al vero - continua - che i servizi sociali del Comune si stanno occupando della situazione cercando sempre un contatto per stare vicini a questa famiglia, con la quale dicono anche di aver mantenuto ottimi rapporti e che purtroppo non possono aiutare oltre. A questo punto non mi resta che provocare di nuovo l'assessore al sociale proponendo che, se non vuol provare il percorso di Albiano Magra, provi a sperimentare quello di Via Guelfa e ci vada lei ad abitare in una casa che sorprende possa essere sul mercato immobiliare in quanto pare non avere i requisiti dell'abitabilità, tali da non poter essere definita "casa" da un'esperta come l'assessore Galleni che per anni ha collaborato con il SUNIA in qualità di avvocato".
"In conclusione rammento, se ce ne fosse bisogno, che è compito dei Comuni in questi casi cercare di andare incontro a famiglie in difficoltà con tutto l'aiuto possibile, anche perché seppur vero che per quanto riguarda le abitazioni di edilizia residenziale pubblica possono essere concesse solo a chi ha titolo in base ad una graduatoria, l'amministrazione 5 Stelle aveva scelto per queste situazioni di adottare una graduatoria per l'emergenza abitativa. Quindi - conclude - quello che vorrebbero i tre componenti della famiglia di Torano è di poter accedere a questa graduatoria per avere la possibilità di avere una casa popolare essendo una famiglia a grave disagio abitativo e, vista la situazione, è chiaro che non è più sostenibile da parte dell'assessore al Sociale e alla Casa Anna Galleni continuare ad ignorare la precarietà e la fragilità economica di soggetti a rischio come in questo caso, considerato che si ritroveranno in mezzo ad una strada e che le soluzioni che si sono prospettate sono pari a zero".