Massimiliano Bernardi critica l'operato della gestione pentastellata della casa di riposo Regina Elena di Carrara, la più importante casa di riposo della città.
In un comunicato, Bernardi fa riferimento ad alcuni gravi infrazioni.
"E' stato cancellato il turno dell'infermiere di notte e non viene rispettato il protocollo sulla sicurezza antincendio - dice Bernardi - per la gravità della situazione a tutela degli ospiti autosufficienti e non autosufficienti che sono i più fragili, ma anche a tutela dei lavoratori stessi, sulla base del diritto alle cure che è parte costituita del diritto alla salute, occorre agire immediatamente e ripristinare la legalità con l'erogazione delle prestazioni sanitarie H24".
"È intollerabile infatti - incalza Bernardi - l'atteggiamento irresponsabile tenuto sia dal presidente Giuseppe Profili che dai grillini Natasha Barilli, infermiera e Mauro Lencioni membri del CdA oltre che della nuova direttrice in quanto, durante le lunghe ore del turno di notte alla nostra Casa di Riposo, non viene più attuato il protocollo previsto. Per cui non si somministrano le terapie prescritte, non si idratano gli ospiti, non si aspirano le secrezioni bronchiali come da prescrizione medica, non si puliscono e sostituiscono le controcannule all'ospite in coma vigile, non si somministrano terapie sedative e/o antidolorifiche al bisogno, non si effettuano prelievi ematici e neppure si controlla la glicemia basale agli ospiti insulinodipendenti secondo lo schema".
"Constatato personalmente - afferma Bernardi - che quella descritta è la realtà dei fatti ho l'obbligo politico di denunciare questa drammatica situazione, visto anche che il presidente Profili sulla mancanza dell'infermiere di notte aveva dichiarato il falso in consiglio comunale e anche perché l'assenza della professionalità prevista dalla normativa regionale è aggravata dal fatto che il compito di sorveglianza e vigilanza del paziente/ospite sia stata affidato agli operatori sanitari. Basti pensare che questi operatori si trovano continuamente in situazioni stressanti perché, a fronte di situazioni di un eventuale rischio per l'ospite, non sono in possesso dei titoli professionali per poter intervenire".
Bernardi, poi, colpisce direttamente l'amministrazione, in particolare il vice sindaco Martinelli e l'assessore al sociale Galleni, elencando altre mancanze molto gravi e lo stato progressivamente peggiorato della qualità dei servizi: "Le problematiche del turno di notte sono anche altre essendo queste figure le uniche presenti in servizio , in caso d'incendio, dovrebbero effettuare manovre sugli ospiti per le quali non sono stati né formati né addestrati, essendo una responsabilità in capo alla categoria degli infermieri. La pessima gestione del personale ha creato da tempo una situazione lavorativa insostenibile, denunciata più volte anche dai sindacati, proprio per il precariato per quanto riguarda i vari contratti di lavoro in essere. Un problema che stava molto a cuore all'odierno vicesindaco Matteo Martinelli, quando dai banchi dell'opposizione criticava la passata amministrazione, lui che da quando è assessore ha sempre dichiarato che avrebbe cancellato il precariato nelle partecipate, ma poi così non è stato e alla Regina Elena chi può scappa via perché delle 46 OSS presenti in organico, solo 9 hanno un contratto a tempo indeterminato diretto".
"L'ottima gestione aziendale da parte del CDA 5 Stelle infatti ha - attacca ancora il consigliere comunale - guarda caso, il primato del 60% dei lavoratori precari e per colpa delle politiche nefaste dei 5 Stelle i tre infermieri con contratto part time e a tempo determinato che erano in scadenza, se ne sono andati perché hanno trovato un lavoro più stabile. Nel bel mezzo di tutto quanto detto ci sta anche il solito silenzio dell'assessore al Sociale Anna Galleni che, nonostante abbia assistito ad un evidente peggioramento dei servizi socio assistenziali, tace".
Infine Bernardi chiede chiarimenti sui controlli che il settore sociale avrebbe dovuto chiedere alla Asl di competenza per la Rsa: "Memore dei mancati controlli sulle strutture per minori emersi dall'indagine della Procura sul caso Serinper anche se non ha riguardato il nostro Comune, chiediamo se sono stati effettuati i controlli, attribuiti ai Comuni in materia di accreditamento ai sensi della Legge Toscana 82 / 2009 e al Regolamento vigente 29/R del 2010 sulla RSA Regina Elena. In particolare chiediamo se il Settore Sociale abbia verificato il mantenimento del possesso dei requisiti che avevano dato luogo all'accreditamento della RSA e se i vertici della stessa abbiano presentato il documento di autovalutazione in conformità alla modulistica predisposta dalla Regione Toscana. Ma chiediamo anche se il Settore Sociale abbia chiesto formalmente di effettuare controlli da parte della Commissione multidisciplinare dell'Azienda Usl Nord Ovest in merito all' autorizzazione al funzionamento della la nostra RSA rispetto ai parametri del Regolamento 15/R della Regione Toscana: per esempio se è stato rispettato il numero degli ospiti che è al massimo di 80 posti letto comprensivo anche dei posti delle cure intermedie e dei comi e se è stato rispettato il monte ore annuale che per la funzione esercitata di assistenza infermieristica che, per ogni modulo da 40 posti letto, deve essere di 6 mila 536 ore".
"Confidando in un veloce adempimento degli obblighi appena citati affermo che, qualora non fossero posti in essere provvedimenti urgenti in tal senso, dovrò procedere ad un altro esposto in Procura": così conclude Bernardi.
Donatella Beneventi