Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara) attacca l'amministrazione pentastellata e, in particolare, l'assessore Andrea Raggi per la gestione del campo Don Bosco di Fossone.
"L'assessore Andrea Raggi - afferma Bernardi - spende ulteriori 7 mila 890 euro di denaro pubblico, affidando all'avvocato Danilo Bellini il nuovo supporto giuridico per esecuzione mobiliari procedura 4/2020 del tribunale di Massa. Eppure il Comune era già stato condannato a pagare 45 mila euro a fronte dei primi decreti ingiuntivi arrivati a giugno, tuttavia l'Assessore Raggi che avrebbe dovuto denunciare chi aveva sbagliato e causato grave danno all'amministrazione, continua a tacere e a pagare".
"Basterebbe infatti un atto di trasparenza - prosegue Bernardi - per informare i cittadini sul numero e gli importi degli atti di pignoramento notificati al Comune e spiegarne il perché. All'epoca dei fatti Raggi aveva persino dichiarato: "Non intendiamo pagare i debiti della società" e per questo aveva dato il primo incarico all'avvocato Danilo Bellini per 4 mila euro che aveva subito spiegato pubblicamente che "il Comune non era debitore, ma era il terzo pignorato e con l'atto legale intendeva evitare il Comune pagasse debiti non suoi".
"Evidentemente - aggiunge l'esponente politico - il tribunale di Massa non l'ha pensata così e ha condannato il Comune a pagare i primi debiti nel limite di 45 mila euro. Questa volta però i nostri amministratori hanno imparato la lezione, avendo il sottoscritto contestato l'incarico precedente che era stato autorizzato dal dirigente senza l'atto di giunta e così con delibera di giunta n. 314 del 15/12/2020 hanno autorizzato la costituzione in giudizio agli atti esecutivi procedura n. 4/2020 Esecuzioni Mobiliari del tribunale di Massa".
"Sul caso Don Bosco Fossone - conclude Bernardi - in effetti vorremmo sapere qual è l'impedimento che non permette all'assessore Andrea Raggi di chiarire una volta per tutte perché si è accollato la situazione debitoria della società. Ad oggi nessuna spiegazione è stata resa pubblica relativamente alla vicenda del mutuo non pagato per circa 50 mila euro che ha avuto per protagonista Marina Ceccarelli, storica presidente della società sportiva Don Bosco Fossone, dimessasi ormai da mesi in seguito all'esplosione del caso. Detto ciò all'assessore Andrea Raggi chiediamo anche di spiegare se le rassicurazioni rese sulla stampa mesi orsono da parte del nuovo Consiglio Direttivo della Don Bosco Fossone di rimediare a tutte le questioni economiche e di sanare le vecchie situazioni debitorie e rilanciare il Don Bosco Fossone, sono state mantenute".
Do. Be.