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Scritto da Redazione
Politica
09 Aprile 2020

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Una replica al veleno, quella del consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi all’assessore al sociale Anna Galleni, in merito alla questione dei senza tetto nel corso dell’emergenza coronavirus alla quale la Galleni ha risposto per le rime. Ecco il botta e risposta integrale tra Bernardi e Galleni:

“La Galleni – ha scritto Bernardi - stizzita e poco lucida è affetta dalla sindrome di dare la colpa a “quelli di prima", probabilmente non si rende conto che da qualche mese qualcosa è cambiato, in tutto il mondo c’è un’emergenza sanitaria che mai nella storia di era vista e quindi non le è permesso fare illazioni. Dica l'assessore al Sociale invece perché dopo un anno esatto dalla data del Bando Housing first (prima di tutto una casa) andato deserto, il Comune non è riuscito ancora a farsi carico delle persone senza fissa dimora. L'impegno della giunta di circa un anno fa e i fondi necessari per rintracciare uno spazio per l’accoglienza e provvedere ai senza tetto c’erano, qual è il problema? Se la risposta è quella anticipata dall' assessore purtroppo rileva una colpa grave: quella il non sapere trovare soluzioni. La Galleni, infatti, in riferimento al progetto “prima di tutto una casa” scrive : “la convenzione, firmata a ridosso della pandemia è in essere e queste persone avranno modo di insediarsi in abitazioni condivise non appena i referenti delle associazioni, che temono la creazione di focolai, daranno il via libera”. Se pure sono ormai passati ben tre anni da quando ha avuto la fortuna di ricoprire il ruolo di assessorato al sociale nella Giunta 5 Stelle, durante i quali si è battuta per affondare il volontariato , chiudere tutti i centri di aggregazione e cancellare la consulta anziani, tutto quello che ha saputo fare è stato mantenere un minimo dl ordinaria amministrazione di ciò che si è ritrovata dall' amministrazione precedente. Nessuna nuova azione intrapresa nessuna strategia e ora ha persino deciso che i senza tetto invece di beneficiare subito di un alloggio, lo devono aspettare ancora a “ causa del coronavirus" in quanto i referenti del progetto Housing first hanno timore di creare focolai . Ecco perché io vivo in uno stato personale di costernazione per la mia città e i miei concittadini: perché abbiamo questi individui che “fanno politica” per un tornaconto personale senza averne né voglia né competenza . A questo punto dell'emergenza sanitaria, invece di versare odio contro il sottoscritto, che non deve giustificare nulla rispetto alle accuse infondate e bugiarde della Galleni, occorre che l' amministrazione grillina faccia un’operazione verità. Il comune ha l'obbligo e la responsabilità di usare proprio uno di quegli alloggi individuati dal progetto ed allestirlo adeguatamente, far sottoporre i soggetti al tampone da parte dell' Azienda Usl, per accogliere eventuali soggetti positivi al coronavirus e consegnare gli altri ai No-Covid-19. Questa è la soluzione da prendere e a tal proposito respingiamo la decisione presa di sospendere il progetto anche perché in questa fase di attuazione dei DPCM i senza tetto sono oggettivamente ancora più a rischio denuncia per violazione del decreto “Io resto a casa”. L’emergenza si affronta con coraggio, generosità e con la capacità di trovare soluzioni, spiace davvero registrare un lavoro senza una seppur minima progettualità in favore dei più bisognosi. La Galleni entri finalmente in trincea e non rimanga chiusa nel suo ufficio in attesa di email per prendere un appuntamento, perché l’amministrazione comunale è obbligata a trovare soluzioni adeguate per queste persone, partendo anche dall’eventuale utilizzo del patrimonio comunale, e più in generale sia pubblico che privato.. E’ necessario che i servizi che erano già stati avviati dall’amministrazione precedente continuino ad essere erogati dal Volontariato come per esempio la Caritas e la San Vincenzo per questa parte vulnerabile della popolazione, oppure che vengano potenziati. Garantendo ovviamente ai volontari lavoratori e lavoratrici di operare in tutta sicurezza . Il nostro più sincero auspicio, in un momento così disorientante e difficile per tutti è che l’amministrazione De Pasquale, oltre alla situazione tragica verificatisi alla RSA Regina Elena, non si macchi di un’altra vergogna come i mancati aiuti ai senza fissa dimora. Sarebbe francamente troppo.”.

“Comprendo che Bernardi – ha risposto la Galleni - sia in rampa di lancio per le prossime amministrative (a questo giro non si sa bene con chi) e comprendo anche che per lui sia stato un duro colpo, emotivamente, perdere  il ruolo di assessore. Però c'è anche il limite della decenza. Ed in questo periodo, particolarmente difficile per la nostra comunità, il limite della decenza andrebbe conservato anche e soprattutto per rispetto dei cittadini. Aldilà delle evidenti menzogne che dissemina il consigliere (nessuno ha chiuso la consulta anziani) che denotano, se non malafede, almeno ignoranza, la proposta di creare strutture per covid senza tetto e strutture per negativi, con tanto di tamponi in entrata, è impercorribile attualmente per due ordini di ragioni. In primis i tamponi li dispone Asl e non il comune a suo piacimento. Non si comprende quindi perché un tal genere di strutture debbano essere "ghetti" per una sola tipologia di persone e non per chi è, in generale, positivo e in solitudine. Questa proposta è stata fatta in Regione dalla nostra amministrazione almeno venti giorni fa perché un tal genere di struttura deve avere il supporto indefettibile della parte sanitaria. In secondo luogo per quelli negativi si porrebbe il seguente problema: potendo uscire come tutti per motivi di necessità (non si possono segregare o mettere ai domiciliari, come forse pensa il buon Bernardi con faciloneria) si correrebbe il rischio di vederli rientrare in struttura positivizzati e  quindi contagiare tutti gli altri. Il volontariato, oggi, è più in rete ed operativo che mai. Non vado oltre nell'elencare l'inconsistenza di altre fantasticherie del consigliere, sono in trincea da un mese, weekend compresi, ed ho molto da fare. Concludo solo dicendo che quando ho letto che mi accusa   di star facendo politica per tornaconto personale ho sorriso pensando che, in psicoanalisi, si chiama proiezione.”.

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