Il sindaco della città di Massa, Francesco Persiani, si è espresso in relazione alla questione ampiamente discussa delle bonifiche. L'amministrazione comunale di Massa è stata oggetto di commenti, che secondo il primo cittadino sarebbero atti ad attaccare il comune stesso colpevole, dal punto di vista di questi commentatori, del grave errore di non essersi costituito nella causa pendente avanti il Tar Toscana promossa da Edison (erede di Farmoplant) nei confronti del Ministero dell'Ambiente e di Arpat.
Il sindaco Francesco Persiani ha dichiarato: "Questi interventi sono frutto o di mala fede o di profonda ignoranza, o forse di entrambe. Fa veramente specie leggere che non costituendosi in giudizio il Comune di Massa avrebbe lasciato il territorio senza voce in capitolo su ciò che verrà deciso a Firenze."
"Comunque se qualcuno pensava di cogliere in fallo non tanto il Comune quanto questa Amministrazione, - ha continuato Francesco Persiani- era meglio non facesse affidamento sulla attendibilità dei propri informatori" Il ricorso presentato da Edison avverso il provvedimento con il quale il Ministero dell'Ambiente ha ordinato a detta società, nell'aprile 2018, di presentare entro sei mesi un progetto di bonifica del sito di interesse nazionale ex Farmoplant volto ad evitare la diffusione della contaminazione, è stato infatti notificato al Comune di Massa allorché Sindaco p.t. non era ancora il sottoscritto. A questo punto Francesco Persiani si è espresso dicendo: -" E' facile scoccare la freccia, ma più difficile centrare il bersaglio. A questi novelli Guglielmo Tell, vorrei ricordare che la mela che avrebbero dovuto colpire, e da tempo, si trova sulla testa di qualcun altro, ad esempio di coloro che hanno preteso che vaste aree del nostro territorio venissero definite Sito di interesse Nazionale e poi Regionale, omettendo però di attivarsi per bonificare la falda, rendendo queste aree del tutto inutilizzabili".
Il sindaco ha inoltre puntato il dito contro: "Coloro che per anni hanno taciuto alla popolazione i rischi che potevano loro derivare dall'utilizzo dei pozzi; coloro che hanno consentito che venissero rilasciate certificazioni di avvenuta bonifica che tale non era; coloro che hanno transato la causa di risarcimento danni nei confronti di Farmoplant per il misero importo di 700.000 euro" Il primo cittadino della città di Massa ha concluso il suo intervento affermando: -"L'Amministrazione massese è e resta in prima linea in questa battaglia, svolgendo attivamente il proprio ruolo in ogni sede, soprattutto non mancando mai di sollecitare chi veramente dovrebbe dare le risposte che non arrivano: in primis la Regione Toscana."
Bonifiche, Persiani: “La sinistra chieda scusa a cittadini ed imprese”
Scritto da Redazione
Politica
14 Ottobre 2020
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