Simone Caffaz, nel corso di una diretta Facebook, si è espresso nei confronti del comportamento tenuto da Forza Italia, che si è sganciato dalla super coalizione in suo sostegno, per allearsi con la candidatura di Andrea Vannucci, sostenuto, fra l'altro, da Fratelli d'italia:
"Considero un tradimento umano - dice - ancor prima che politico l'oscura trama che ha portato Forza Italia a sostenere la candidatura a sindaco di Andrea Vannucci, dopo che per sette mesi Massimo Mallegni mi aveva assicurato il suo sostegno in pubblico e in privato e lo stesso Vannucci aveva concordato con me il rispetto dei confini delle rispettive coalizioni che prevedevano la presenza di Fratelli d'Italia a suo sostegno e di Forza Italia nella "mia" Supercoalizione. Sono tuttavia molto sereno, forte del consenso certificato dal sondaggio Emg pubblicato sul sito della Presidenza del consiglio dei ministro che mi vede in testa sia al primo turno che al ballottaggio e dal riscontro quotidiano che ho dai nostri concittadini il cui sostegno nell'ultima settimana si è trasformato in un affetto tanto diffuso da avermi commosso"
Tornando nel merito della corsa elettorale, Caffaz ribadisce che il suo avversario sarà Serena Arrighi, verso la quale nutre il massimo rispetto personale, ma, in quanto candidata del Pd, propone un modello di città antitetico a quello della sua coalizione.
"Si pensi ad esempio al principio di organizzazione dei servizi pubblici: l'Ulivo prima e il Pd poi hanno adottato in Toscana il cosiddetto modello dell' "area vasta" rimodulando le politiche non più su base comunale ma interprovinciale e creando delle sovrastrutture per gestirle. Questo è valso per l'acqua, per i rifiuti, la sanità, la pulizia dei canali e tante altre cose. Tutto ciò non si è tradotto in un miglioramento dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicità dell'azione amministrativa ma semmai nel suo opposto. Per capire il concetto basta fare l'esempio del brutto pasticciaccio di Gaia, con il costo dell'acqua che raddoppiò per i cittadini da un anno all'altro, mentre furono creati due nuovi consigli di amministrazione riempiti da politici di seconda fascia retribuiti con compensi spropositati e, nei primi anni, anche con benefit che hanno costituito un affronto per i cittadini. Il tutto mentre la città, proprio per questo modello di "Area Vasta", si svuotava della gran parte dei suoi uffici e, negli ultimi due anni, la pandemia metteva in risalto il grave errore dello smantellamento della sanità territoriale"
Caffaz prende anche in esame la questione "calda" del marmo, che secondo lui, dovrebbe ritornare ad una gestione comunale e non decisa in sede regionale, lontano dalla città,e,soprattutto le decisioni relative ai pubblici poteri, prese in altre sedi e non con un processo di partecipazione: "Negli ultimi venticinque anni tutte queste scelte sono avvenute alle spalle dei cittadini in qualche segreta stanza del centro Olidor di Massa, dove si riuniva un potente deputato Pd-Ulivo e la sua ristretta cerchia".
Per cui, infine, Caffaz ritorna su Vannucci, che essendo stato uno dei rappresentanti più in vista del Pd e dell'Ulivo, prima ancora, è stato coinvolto in tutto ciò che viene ricordato nel suo discorso: "Il problema è che Andrea Vannucci su questi temi è sempre stato, assieme al "suo" Pd, dall'altra parte della barricata, ha appoggiato le politiche di "Area vasta", è stato tra i fautori, forse quello più importante, della legge 35/2015, ha più volte manifestato una visione arcaica e verticistica dei processi decisionali, come avvenuto simbolicamente anche la scorsa settimana con il colpo di mano della riunione all'Olidor. In conclusione, nella consapevolezza che i nostri avversati saranno il Pd e Serena Arrighi, qualora Andrea Vannucci e la sua bizzarra coalizione rosso-nera (che unisce Carrara Democratica e Fratelli d'Italia, erede del Msi) vorranno ricreare un dialogo con noi in vista del ballottaggio, dovranno chiarire tutti questi temi e, per quanto riguarda Vannucci, evidentemente rinnegare il proprio passato".
Donatella Beneventi