"I preannunciati lavori al museo del marmo rappresentano l'emblema del modo inadeguato di amministrare la città da parte dell'amministrazione Arrighi e del suo procedere senza un progetto e una visione": questo l'incipit di un intervento del consigliere comunale di opposizione Simone Caffaz (Carrara civica).
"È innanzitutto doveroso evidenziare - argomenta Caffaz - che il precedente progetto di recupero della struttura risale al 2008, quindi ad appena 15 anni fa. Perché, al di là degli oggettivi problemi alla struttura, oggi si ritiene di dover ricominciare da capo? Quello che è stato fatto nel 2008 è tutto da buttare e, se sì, perché non lo si dice?".
Ma il principale problema, a giudizio dell'ex candidato a sindaco, è l'assenza di un progetto culturale e scientifico: "Già da un mese ho lamentato il fatto che si stanno annunciando alcuni lavori pubblici senza che l'amministrazione abbia predisposto uno straccio di progetto culturale e scientifico a cui i lavori in programma dovrebbero essere funzionali. Si spendono quindi svariate centinaia di migliaia di euro senza avere la minima idea di cosa verrà fatto della struttura e nella struttura e soprattutto di quale sia il piano di rilancio della stessa. A fronte di queste banali considerazioni, nella commissione consigliare mi sono sentito soltanto confermare dall'assessore e dalla dirigente che il progetto non c'è. Complimenti!".
"Anche il fatto che la stazione appaltante dei lavori non sia il comune ma la Camera di commercio - prosegue il consigliere - non va nella direzione auspicata perché, per quanto i dirigenti dell'Ente possano essere mossi da nobili intenti, la loro missione è diversa dal perseguimento degli interessi generali della collettività e soprattutto dalle finalità culturali che il museo dovrebbe avere".
"Anche sulla futura governance - continua ancora Caffaz - non si hanno le idee chiare: non si sa se verrà nominato un direttore vero e proprio con autonomia gestionale oppure se tali prerogative rimarranno in capo alla dirigente con la nomina di un semplice direttore artistico con competenze limitate".
La conclusione del rappresentante dell'opposizione è una bocciatura senza appello: "Procedere in questo modo è come costruire una casa partendo dal tetto piuttosto che dalle fondamenta ma più in generale tutto ciò evidenzia come la giunta Arrighi non sappia quale sia il futuro del museo del marmo, ma più in generale non abbia un'idea di città e un metodo proficuo per amministrarla in modo dignitoso".