Il coordinamento provinciale del movimento politico Cambiamo con Toti, nella persona di Diego Nespolo, si è espresso in merito alla diffusione di notizie riguardante l'ampliamento dello scalo portuale di Marina di Carrara e il legame con la questione ambientale relativa alla zona.
"Spiace a più riprese - recita il comunicato- leggere strali rivolti al porto di Marina di Carrara e spiace ancora di più che questi siano lanciati senza alcun supporto tecnico scientifico.
Per fortuna il porto e l' indotto godono di buona salute ed hanno ottime prospettive di sviluppo, sia per quanto concerne il settore mercantile sia per quanto concerne il settore turistico e da diporto.
A tal proposito - prosegue- l' accusa lanciata dai Paladini apuoversiliesi inerenti il fenomeno erosivo della costa apuana sono a nostro avviso faziose e prive di contenuti atti a sostenerle, preme segnalare al riguardo che studi di fattibilità e incidenza delle opere a mare si sono susseguiti negli ultimi anni per consentire di predisporre di un nuovo PRG portuale che consenta una mitigazione dell'effetto erosivo costiero se non una sua definitiva risoluzione.
Ci preme rimarcare - continua-- che negli ultimi 15 anni l'apporto e accumulo di sedimenti lungo il molo di ponente nonché lungo la linea foranea è stato considerevole (le carte batimetriche non mentono) a dimostrazione di tale fenomeno si ricordano gli avvenuti dragaggi del canale d'ingresso al porto che puntualmente è stato colmato dal transito dei sedimenti.
Sarebbe auspicabile a risoluzione di tale problema procedere all'allungamento (sulla perpendicolare del Torrente Carrione) della diga foranea sino al raggiungimento della quota batimetrica di -13 m, così da evitare dragaggi e nel contempo consentire il trasporto dei sedimenti su un fondale morfologicamente inalterato. La tecnica costruttiva della diga foranea soffolta a gradoni permetterebbe inoltre di mantenere in "quota" i sedimenti per un loro passaggio a levante senza nessun tipo di alterazione.
Sostenere che l'ampliamento del porto non sia propedeutico alla risoluzione del fenomeno erosivo costiero è falso e tendenzioso, mina nelle fondamenta lo sviluppo del nostro territorio in ambito turistico nonché commerciale/industriale.
L'invito ai Paladini apuoversiliesi nonché alle amministrazioni locali - conclude-- che non condividono l'ampliamento del porto è di valutare nel merito i progetti per le tecniche addottate, non soffermandosi su soluzioni ed elaborazione di masterplan che sono e rimangono un puro esercizio di stile architettonico.
La nuova forma del porto di Marina di Carrara sta nella risoluzione del problema erosivo costiero a cui tutti ambiamo e operiamo affinché ciò avvenga.
Cambiamo con Toti: "Sull'ampliamento dello scalo portuale di Marina di Carrara supposizioni faziose e prive di contenuti"
Scritto da Redazione
Politica
29 Dicembre 2020
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