La querelle sull'ampliamento del Porto di Marina previsto nei piani della Autorità di Sistema, alimentata dalle prese di posizione del sindaco Francesco De Pasquale e dalle contrapposte posizioni del sindaco di Massa Francesco Persiani e del sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi, viene ripresa da chi nel panorama carrarese si è sempre speso partecipando all'operazione di sensibilizzazione del territorio e del rispetto ambientale. Stiamo parlando del professor Riccardo Canesi, docente di Geografia – già Capo Segreteria del Ministro dell'Ambiente e componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ovviamente fermamente contrario ad una ulteriore cementificazione del Porto, pur dichiarandosi favorevole alle dimensioni attuali: "Sia chiaro, per evitare strumentalizzazioni e malintesi, che chi scrive-dice in una lettera aperta il professore- non è per la chiusura del Porto. E' per il suo mantenimento nelle dimensioni attuali, con il molo di ponente destinato alla nautica (attendiamo segnali di vita dall'Amministrazione grillina in tal senso come da loro programma di Governo) e il molo di levante destinato al commerciale".
Il punto focale è l'erosione alle spiagge e ai lidi che una ulteriore cementificazione e implementazione del Porto causerebbe secondo ambientalisti e amministrazioni confinanti alla nostra.
Doveroso ricordare le precedenti posizioni del Movimento Cinquestelle di Carrara, ricordate nella lettera aperta dallo stesso Canesi.
E' ancora viva nella nostra memoria la serata al padiglione di Carrarafiere organizzata da Legambiente durante la campagna elettorale del 2017, laddove a domanda esplicita se i candidati sindaci presenti fossero favorevoli o sfavorevoli all'ampliamento del Porto, in un padiglione stracolmo di cittadini e di giornalisti, Francesco De Pasquale all'epoca candidato sindaco, con i suoi tutti in platea rispondeva:" E' un punto fermo del Movimento sottoporre ai cittadini i progetti più importanti quindi anche il parco lineare costiero si potrà farlo nel momento in cui la cittadinanza riterrà opportuno realizzarlo. In effetti quella zona ha bisogno di essere valorizzata e l'abbiamo così inserito nel programma. Non siamo d'accordo con il Piano Regolatore portuale del 2015 perché è previsto l'ampliamento del porto sul quale siamo contrari tant'è vero che abbiamo presentato un progetto di ripensamento del porto con una parte turistica...".
Ma veniamo alla lettera del professor Canesi che scrive:" Invece siamo sempre qui addirittura ad ascoltare frasi del tipo "il porto non provoca erosione" (!?), "esistono accordi tra i Comuni dal 2009" con schemi praticamente inviolabili, con il sindaco di Carrara che assicura che "con il nuovo porto non ci sarà peggioramento" ed altre amenità . La prima frase è un'offesa all'intelligenza non solo di chi la dice (peggio per lui) ma soprattutto di chi la ascolta. Mala fede o pura ignoranza?
Certo che se il fine dicitore, si ripromettesse, come più volte da lui auspicato, di avviare una concertazione tra tutte le categorie economico-sociali, sui problemi più importanti del territorio, con frasi apodittiche, nonché assurde, di questo tipo, partirebbe proprio con il piede sbagliato".
Non può esimersi Canesi, dal ricordare le tragedie che hanno colpito a più riprese il nostro territorio legate all'assetto idrogeologico: le alluvioni causate non solo da imputarsi ad argini difettosi. C'è quel "tappo" di cemento:" L'errore più grande da non commettere e far finta di ignorare che le cose umane (e quindi anche le decisioni politiche) possono cambiare, visto che tra una cosa umana e l'altra, avvengono anche tragici fatti "naturali", come l'alluvione del 5 novembre 2014 che ha messo in ginocchio buona parte di Marina di Carrara.
Evento che, al di là delle forti precipitazioni, è stato causato si dal crollo di un argine mal fatto e mal progettato, ma acuito dal "tappo" formato alla foce del Carrione dal Piazzale Città di Massa .
Il Piazzale ostruisce parzialmente la foce così come impedisce il regolare deflusso delle acque su tutta la rete viaria a mare, a causa del suo rialzamento (non è un caso che si sia dovuto abbattere il muro del Buscaiol per far defluire le acque!)".
Il piazzale che secondo Canesi andrebbe parzialmente demolito al fine di invertire la rotta per cui Carrara è da tempo un laboratorio ambientale come diceva il noto parlamentare e ambientalista di sinistra Giorgio Nebbia parlando del nostro territorio definito da Canesi " campionario di eventi negativi per l'ambiente ,unico forse in Italia per una così piccola superficie, continua ad essere trascurato da chi quei fatti li ha vissuti o addirittura ha contribuito a determinarli o da chi amministra adesso, come il Sindaco di Carrara che si dichiara favorevole ad un ampliamento del Porto : vedi progettato molo alla foce del Carrione sul nefasto Piazzale Città di Massa".
E siccome il sindaco De Pasquale spiega il motivo del cambio di progetti riferendosi a nuove ricerche, Canesi replica:" Visto che il sindaco di Carrara, appartenente ad un Movimento che della trasparenza e della partecipazione ha fatto la sua bandiera (a parole e prima delle elezioni), fa riferimento a confortanti "ricerche" sul nuovo porto e l'erosione, perché non rende partecipe anche la cittadinanza di queste sue certezze?
Ma non dopo aver deciso! Prima!".
E chiosa il professore: "Cerchiamo di limitare almeno i danni di una struttura costruita nel posto sbagliato, su una costa bassa e sabbiosa, inadatta a infrastrutture "pesanti".
Cosa, peraltro, risaputa fin dai tempi degli Estensi (vedi Milet de Mureau ,Mémoire sur la construction du Port de Massa de Carrara, l'ingegnere francese incaricato dagli Estensi di costruire il porto nel1752 ), se non dai Romani (vedi l'insabbiamento del Porto di Luni) .
Gli aumenti di traffico , che qualcuno potrebbe contrabbandare, sono stati solamente conferiti dai traghetti per la Sardegna ,frutto dell'irrazionale scelta di concedere a Grendi una banchina che, di fronte ad un miserrimo livello occupazionale, contribuisce ad intasare e a inquinare le strade con centinaia di Tir di una località turistica dichiarata "Bandiera Blu" (?!) .
A Massa e Carrara non c'è memoria. O meglio non si vuole avere memoria, di tutti i danni e le tragedie avvenute, per continuare sulla strada sbagliata come se nulla fosse accaduto.
Manca ,quindi, il coraggio ed una visione di futuro, frutto non della passiva e – talvolta- opportunistica gestione dell'esistente ma di una conoscenza approfondita del territorio, delle sue dinamiche ambientali, sociali, economiche unitamente a quanto accade nel mondo.
Errare è umano, perseverare negli errori però è diabolico!"