“Le ultime settimane sono state segnate da forti tensioni all’interno di RetiAmbiente Carrara, dove i dipendenti contestano con decisione le ipotesi di modifica degli orari di lavoro e l’introduzione di turni domenicali” a riferirlo è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Al centro della vicenda il direttore generale Bresciani Gatti, accusato dai lavoratori di aver tentato di imporre cambiamenti senza un adeguato confronto preventivo. Secondo quanto riportato, il direttore generale di RetiAmbiente Carrara, Bresciani Gatti, avrebbe proposto una riorganizzazione degli orari di lavoro senza alcuna previa consultazione con i lavoratori e sentendo solo le RSU provinciali e non aziendali . Un comportamento ritenuto da molti “antidemocratico e antisindacale”. Il malcontento sarebbe esploso quando è trapelata l’ipotesi – di introdurre turni domenicali, come già avverrebbe in un’altra società dove lo stesso direttore ricoprirebbe incarichi dirigenziali. I dipendenti, venuti a conoscenza del progetto, avrebbero chiesto di tenere un’assemblea presso la Marmoteca, ma sarebbe stato loro richiesto un pagamento di 600 euro per l’utilizzo della sala. A quel punto la riunione è stata spostata nella sede dell’Autorità Portuale. L’assemblea, molto partecipata, si sarebbe accesa ulteriormente quando i lavoratori avevano appreso l’indiscrezione secondo cui il lavoro domenicale sarebbe stato retribuito soltanto 50 euro. La notizia ha provocato una reazione durissima: molti presenti avrebbero lasciato l’incontro “imbufaliti”. All’uscita, i lavoratori hanno con sorpresa incrociato l’assessore Carlo Orlandi, presente – secondo quanto da lui dichiarato – per controllare lo stato delle aiuole. Ne sarebbe nato un confronto molto teso, con scambi accesi tra dipendenti e amministrazione. Due giorni dopo, una delegazione di lavoratori ha incontrato l’amministratore unico Volpi Fabrizio, l’assessore Orlandi e lo stesso Bresciani Gatti, che avrebbe mostrato un atteggiamento completamente diverso: avrebbe chiesto scusa, dichiarando di non essere più in grado di risolvere la situazione nell'immediato e proponendo una sorta di “patto” fino a Natale. La platea, però, lo avrebbe accolto con fischi, risate e contestazioni, mentre lo stesso assessore Orlandi avrebbe preso le distanze da alcune decisioni, e Volpi avrebbe mantenuto un atteggiamento più defilato . La vicenda non riguarda soltanto un’azienda . Riguarda una città intera, che rischia di vedere “saltare” un servizio essenziale nei giorni più delicati dell’anno. Riguarda lavoratori che si sentono trattati come numeri, non come persone. E riguarda una gestione delle relazioni sindacali che – secondo quanto denunciato dai dipendenti – appare “autoritaria, improvvisata e totalmente scollegata dalla realtà della città”. Ed è qui che il discorso diventa politico. Molti lavoratori si chiedono: che cosa ne pensa il sindaco Arrighi? Finora – sostengono – si sarebbe visto solo un silenzio imbarazzante, percepito come un modo per non prendere posizione. Un silenzio che per una parte della cittadinanza sta diventando “inspiegabile”, perché se il servizio rallenta o si blocca, i primi a pagarne le conseguenze sono proprio i cittadini che il sindaco dovrebbe rappresentare e tutelare. Secondo diversi dipendenti, la gestione aziendale degli ultimi giorni sarebbe stata “una sequenza di ordini e dietrofront”, descritta da molti come “caotica”, “incompetente”, se non addirittura “irrispettosa della dignità della forza lavoro”. Sono parole dure, ma sono quelle che emergono dalle assemblee, dalle proteste e dai confronti avuti in questi giorni. Nel frattempo la politica locale appare divisa, il risultato è semplice e allo stesso tempo devastante: solo i lavoratori a tempo determinato faranno i turni domenicali, con il rischio concreto – denunciano i dipendenti – che a Natale e Santo Stefano il servizio sia insufficiente. E il rischio più grande è chiaro: Carrara potrebbe ritrovarsi con rifiuti per strada, con l’umido abbandonato nei marciapiedi e con un servizio pubblico che non regge l’urto delle festività.Se ciò accadrà, i lavoratori hanno già detto una frase che pesa come un macigno «Le responsabilità non saranno nostre. Le responsabilità saranno di chi non ci ha ascoltato.» Una città intera spera che non sia quello il Natale che la attende”.
Caos e tensioni tra lavoratori e dirigenza di Retiambiente: Carrara rischia di fare il Natale coi rifiuti in strada secondo il consigliere Bernardi
Scritto da Redazione
Politica
07 Dicembre 2025
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