La nuova amministrazione carrarina, targata Serena Arrighi, sta muovendo i primi passi dopo l’elezione avvenuta pochi mesi fa. Oltre alle possibili, e future, disposizioni sulla cosa pubblica, sembra che anche tra i seggi del consiglio stiano avvenendo i primi assestamenti dopo la propaganda di rito, tra cui l’esclusione dalle riunioni di maggioranza di Azione, nonostante il partito di Carlo Calenda abbia sostenuto la candidatura del nuovo sindaco sin dalle prime battute.
Una situazione che Azione ha voluto rendere nota con un comunicato ufficiale, e rimarcare lo smacco subito a dispetto del gruppo socialista Angelo Zubani, entrato in maggioranza grazie, secondo Azione, grazie ad un accordo elettorale durante il ballottaggio.
“Abbiamo, nostro malgrado, appreso – si legge nella nota – che la sindaca Serena Arrighi, alla prima riunione di maggioranza dal suo insediamento, abbia scelto di non invitare Azione. Siamo stati il primo partito a sostenerla, abbiamo sacrificato il nostro simbolo per aiutarla a realizzare la sua lista (che non sarebbe stata in grado di fare da sola). Abbiamo, inoltre, introdotto le nostre energie migliori durante tutta la campagna elettorale. Alla nostra richiesta di essere presenti al governo della città è stato preferito un accordo privato durante il ballottaggio, stipulato tra la Sindaca (o chi per essa) e Angelo Zubbani, che di fatto ha escluso Azione a favore dei socialisti.
Delusione e rammarico. Azione si prospettava un ruolo da protagonista nella prossima amministrazione, ma vede le sue speranze di partecipare alla maggioranza sempre più flebili.
La critica alla Arrighi è palese, e si denuncia l’assottigliamento della comunità politica in nome di inciuci di palazzo, che di certo non faranno altro che allontanare sempre di più i cittadini dalla cosa pubblica.
“Abbiamo scelto di essere – sottolinea Azione – comunque, solidali al progetto che avevamo fatto nascere e aiutato a far crescere. Volevamo essere il partner che contribuisce nelle scelte con "pensiero critico", con istanze da portare avanti in riunioni di maggioranza, come quella che pochi giorni fa ci ha visti esclusi. Vediamo, con preoccupazione, una comunità politica e sociale che invece di crescere si assottiglia sempre di più perdendo sensibilità, pluralismo, idee. Poche persone, troppo spesso legate tra loro da legami famigliari, di amicizia o lavorativi, prendono decisioni senza confrontarsi con la città e le forze politiche. Non siamo qua a fare del vittimismo, non faremo guerre personali. Da domani, per scelta personale della Sindaca, continueremo a fare politica dall'opposizione, con serietà, su temi che interessano la città. Partiremo proprio dalle istanze sollevate in campagna elettorale che abbiamo contribuito a sviluppare, per stimolare l'amministrazione a fare meglio e a non allontanarsi da quanto promesso”.