Non si fa attendere la contro replica del consigliere Massimiliano Bernardi all'assessore alle Politiche Abitative, nonché Vicesindaco Roberta Crudeli sul caso dell’alloggio popolare assegnato a una donna da anni residente all’estero: “ Crudeli è in malafede se assume pubblicamente un atteggiamento rivolto consapevolmente a far supporre o ad accogliere come veri fatti in contrasto con la verità. Infatti la assegnataria della casa di Bedizzano signora E.L., nonostante fosse all’estero, ha mantenuto la residenza in via Giacomo Puccini, presso la casa popolare intestata alla madre. Tale residenza risulta, quindi, essere una residenza fittizia ovvero falsa. Viene infatti definita “residenza fittizia “ quella fissata in una casa disponibile al cittadino, ma nella quale non risiede abitualmente. Solitamente chi ricorre alla dichiarazione di una residenza fittizia lo fa per ottenere benefici di natura fiscale e sociale (come, ad esempio, il reddito di cittadinanza o una riduzione delle imposte, oppure per ottenere una casa popolare ). Pertanto, dichiarare una falsa residenza costituisce un reato di falsità ideologica e, in quanto tale, è passibile di sanzione. Si può peraltro ipotizzare che la signora assegnataria della casa popolare di Bedizzano fosse incorsa nel reato di falso in atto pubblico, se fosse accertato che era effettivamente all’estero ( vedi passaporto per esempio ) e avesse reso la falsa residenza in autocertificazione. Tra l’altro la sanzione in cui incorre chi commette falsità ideologica in atto pubblico comporta, secondo l’articolo n. 483 del Codice penale, una reclusione dai 3 mesi ai due anni. A questo proposito pongo una domanda: se dichiarare una residenza fittizia/ falsa è reato, perché al comune di Carrara è una pratica così diffusa? La risposta la potrebbe dare il sindaco Serena Arrighi che sostiene di essere di Carrara, ma vive in Lucchesia: chissà che non chiarisca la sua posizione una volta per tutte. Per quanto riguarda l’accusa di cercare visibilità, dopo 30 anni di incarichi politici non mi sembra che mi sia mai mancata la visibilità e non l'ho certo cercata infangando il lavoro dei dipendenti che ho sempre difeso e che, anche nel caso dell'assegnazione della casa popolare alla signora E. L, ritengo essere vittime del potere politico. Basta fare una riflessione sul fatto che negli ultimi due mesi, tre dipendenti hanno abbandonato il Settore Sociale e che, guarda caso, due di questi erano responsabili del “settore casa”. L’ assessore e la dirigente Barbara Tedeschi si sono chieste il perché? Lo potremo chiedere ai diretti interessati e magari avremo un quadro più reale sul settore casa. Ciò detto la Crudeli è la rappresentazione perfetta del cosiddetto “paradosso del potere” tipico di chi, quando finalmente detiene il potere, non è preparati ad esercitarlo e perde alcune delle capacità necessarie a mantenerlo. Purtroppo negli ultimi anni, a causa dei politici di questa amministrazione, siamo stati costretti a chiedercelo spesso. In conclusione non corrisponde al vero che tutte le assegnazioni delle case popolari, come qualsiasi altra procedura d'altronde, hanno seguito regole chiare e trasparenti perché ci sono anche altri casi di gravi inadempienze da segnalare. Di solito le 'voci' e ' il sentito dire' del popolo, sono verità ma vanno verificate e le verifiche effettuate. Sui Social ci sono i profili Facebook della donna, che però è iscritta col cognome arabo del marito, e dei suoi familiari in paesi esteri, che, tuttavia, all’anagrafe del comune di Carrara risultano vivere a Melara”.
Caso di residenza fittizia che richiede una verifica accurata: Bernardi risponde all'assessore al sociale Crudeli
Scritto da Redazione
Politica
31 Dicembre 2024
Visite: 729