Il garante della privacy riprende la prima cittadina di Carrara, Serena Arrighi. Questo, quantomeno, è ciò che riporta il consigliere comunale, afferente al Gruppo Civico, Massimiliano Bernardi, che nella sua ultima nota ufficiale ha spiegato come la Arrighi avrebbe avuto un atteggiamento scorretto, durante lo svolgimento del consiglio comunale del 23 novembre dello scorso anno, riferendo pubblicamente i dati personali della ex-capo di gabinetto Marella Marchi, da sempre fedelissima della prima cittadina ma dimissionaria proprio nei primi giorni di novembre 2023 per “Motivi personali”.
Bernardi esprime soddisfazione per il “silenziamento” della Arrighi nel video streaming in cui enuncia le frasi incriminate, rimarcando come certe regole siano da rispettare e che il sindaco abbia tenuto un comportamento “Non istituzionale”.
Nel comunicato, però, il consigliere va oltre alle decisioni del garante ritornando sul caso delle dimissioni della Marchi, allontanatasi, secondo lo stesso Bernardi, per il “Clima irrespirabile che c’era a palazzo”.
“Marella Marchi, lo voglio ricordare – spiega Bernardi – era la più stretta collaboratrice della sindaca, colei che le aveva curato l’agenda in campagna elettorale e che era stata ricompensata con l'incarico di capo gabinetto. Al di là delle motivazioni ufficiali, si era dimessa a causa del clima irrespirabile che c’era a palazzo e della rottura del rapporto di fiducia proprio con l’ex amica d’infanzia. Rimangono a tutt’oggi le perplessità sulla sua nomina fiduciaria che poi, come è noto, è finita così malamente. E quella della Marchi era stata solo la punta dell'iceberg di una lunga serie di nomine tecniche e politiche della Arrighi basate su conflitti d'interessi, discutibili legami personali e professionali, velleità punitive nei confronti di consiglieri di maggioranza e dipendenti comunali”.