"La notizia dell'istituzione della commissione d'indagine interna sul caso Serinper presentata dal sindaco Persiani non può essere commentata neppure con un "meglio tardi che niente" perché riteniamo in primis che la tempestività in questi casi sarebbe stata indispensabile" inizia così il comunicato stampa a firma del consigliere M5S, Luana Mencarelli, sui fatti riguardanti la cooperativa di accoglienza dei minori, oggetto di indagine della Magistratura.
"La Asl ha provveduto a concretizzare il controllo interno molto più rapidamente - prosegue il comunicato – e noi come M5S, di fronte a questa evidenza avevamo presentato sia un'interrogazione per chiedere se non si ritenesse di dover procedere velocemente ad una verifica ispettiva, sia la richiesta di istituzione di una commissione d'indagine da parte del consiglio comunale".
"Con il decreto del 24 dicembre – incalza la Mencarelli - il sindaco provvede finalmente a istituire questa “sua” commissione adducendo motivazioni prese a prestito da un parere espresso dal Ministero nel 2006, per giustificare che “Il Sindaco, quale capo dell'amministrazione comunale, esercita i propri poteri istituzionali in quanto organo che ha la responsabilità politica globale dell'andamento della medesima...(omissis) pertanto anche in mancanza di espressa previsione statutaria e regolamentare - (che in realtà attribuisce tale competenza al Consiglio) - il sindaco può autonomamente procedere alla costituzione di una commissione, finalizzati all'acquisizione di notizie e informazioni relative alla irregolare gestione di un servizio espletato sul territorio comunale”.
Il M5S passa poi a contestare palesemente il ritardo dell'attività di vigilanza e controllo che il comune avrebbe dovuto monitorare: "Potremmo pensare quindi che non sia stata esercitata quella vigilanza dovuta, e ci chiediamo se lo sia mai stata, in particolare in questo delicatissimo settore, visto che la Magistratura anche stavolta è arrivata per prima, in seguito a esposti e segnalazioni".
"Ci chiediamo in particolare – conclude la Mencarelli - se l'Amministrazione, giunta a metà del suo mandato, ritenga realmente che l'esercizio di controllo sulla legalità nella gestione dei servizi, cui è tenuta, possa consistere in un'asettica relazione predisposta dai responsabili dei settori, oppure attraverso una commissione tardiva nominata dal sindaco che è sostenuto da una maggioranza “sfiorata” dalle indagini.
M.C.