Oltre al comitato dei cittadini per la chiusura di Cava Fornace, anche il coordinamento ambientalista apuoversiliese ha accolto con soddisfazione la richiesta, fatta dai comuni di Montignoso, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Seravezza, per l’istituzione di un’inchiesta pubblica che possa chiarire in modo definitivo il futuro della discarica a cavallo tra le province di Lucca e Massa-Carrara.
Infatti, attraverso una nota ufficiale, il coordinamento, che raggruppa venti associazioni e comitati ecologisti locali, ha rimarcato come siano ormai numerosi i pareri negativi sul mantenimento di Cava Fornace come discarica o addirittura un suo prossimo ampliamento fino a 98 metri sul livello del mare (doppiando l’attuale “quota” ferma a 43 metri), confidando che la politica, sia locale che regionale, decida di concludere un capitolo che ha rischiato di inficiare in modo permanente l’habitat e l’ecosistema del territorio apuano.
“Siamo consapevoli – si legge nel comunicato – che il percorso sarà ancora lungo, ma la recente presa di posizione delle amministrazioni locali, anche a seguito della richiesta avanzata dai residenti e dalle molte associazioni ambientaliste ed ecologiste e comitati civici, ha finalmente dimostrato agli occhi dei cittadini e delle altre istituzioni coinvolte nel procedimento una chiara volontà dalla quale non si potrà tornare indietro. Siamo soddisfatti e ci aspettiamo che con la medesima determinazione questa posizione venga ribadita in conferenza dei servizi in modo che l’inchiesta pubblica non si consumi in un rito ma porti alla conclusione della nefasta decisione assunta in passato al fine della tutela di quell’area e della salute delle popolazioni limitrofe”.