Elisabetta Sordi, segretaria PD Massa-Carrara e Matteo Bartolini, segretario SI Massa-Carrara firmano il comunicato con cui accolgono l'appello di Fillea e Cgil. Ecco il testo integrale: "Abbiamo letto in questi giorni il documento delle segreterie regionali di Fillea e Cgil, sottoscritto dai corrispondenti segretari delle categorie di Lucca e Massa Carrara e dai due segretari delle Camere del Lavoro.La riflessione intorno alla necessità di non rimandare ulteriormente gli obiettivi di lavorazione fissati dalla Legge 35 ci trova totalmente concordi con il sindacato. Condividiamo, inoltre, l'obiettivo di ridurre progressivamente l'escavazione del marmo delle Apuane, sia per il valore ambientale e paesaggistico unico, sia perché i ritmi imposti dalla tecnologia negli ultimi anni hanno portato ad un aumento significativo dell'impatto ambientale, senza che questo si sia tradotto in un corrispondente aumento dei posti di lavoro e della ricchezza per i cittadini delle zone a più alto sfruttamento della risorsa marmo. Per questo motivo come forze politiche, ognuna con la propria autonomia di collocazione, siamo impegnati in un costante confronto tra noi e con le amministrazioni di centrosinistra affinché si possa arrivare a conseguire quegli obiettivi. Pensiamo anche che sarebbe un atto che riconosce le ragioni di una diversa idea di sviluppo, l’approvazione in Consiglio Regionale del Piano integrato del Parco delle Apuane. Così come si è andato definendo senza ulteriori rinvii o revisioni in senso estrattivista. Per parte nostra nel passaggio delle prossime elezioni amministrative di giugno porteremo avanti questo confronto nei comuni che vanno al voto e che sono interessati dall'estrazione del marmo. Riteniamo che ci si debba dare l'obiettivo che nelle aree di Parco non si aprano nuove cave e non si riaprano cave oggi inattive. Si deve poi procedere ad una progressiva riduzione dell' escavazione in quelle attive con il contributo del sindacato, delle associazioni ambientaliste e datoriali, anche attraverso una visione improntata a lavorazioni a più alto valore aggiunto che consentano un maggior utilizzo di materia e minor scarto a favore di una diminuzione dell'escavato. In parte un più evoluto quadro normativo e un maggior impegno tecnologico hanno già consentito di raggiungere questi risultati. Oggi la sfida è quella di far si che il concorso di tutti gli attori produca più ricadute per i territori coinvolti e maggiore e migliore occupazione cogliendo anche le opportunità di nuovi settori economici.
Condivisibile l'appello di Fillea e Cgil Partito Democratico e Sinistra Italiana impegnati in un confronto per un diverso governo del fenomeno estrattivo
Scritto da Redazione
Politica
09 Marzo 2024
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