Si è svolta su piattaforma zoom, una conferenza stampa del gruppo provinciale della “Conferenza Donne Democratiche di Massa Carrara”, in occasione della imminente giornata internazionale della donna dell’8 marzo, allo scopo di presentare ufficialmente la componente, nata nel 2020, ma che a causa della pandemia, ha dovuto posticipare il debutto. Presenti al’’iniziativa: Claudia Giuliani, portavoce donne democratiche di Massa Carrara, Laura Bruschi e Irma Patausso, delegate regionali conferenza donne democratiche, Roberta Crudeli, Capogruppo Pd Carrara, Elisabetta Sordi, Consigliera PD Pontremoli, Valentina Conti, addetta stampa.
“La Conferenza Donne Democratiche è un organismo autonomo riconosciuto dal partito democratico - spiega la portavoce Claudia Giuliani - per iscriversi gratuitamente, importante è riconoscersi nei valori del centro sinistra e non avere altre tessere di partito. Quello che mi piace sottolineare è che non siamo un gruppo ideologicamente chiuso e autoghettizzante, ci occupiamo di politica con una visione di genere, il nostro obiettivo è cambiare la società , con valori di inclusione e di uguaglianza".
"Quindi - prosegue - è un luogo di elaborazione politica, di promozione della parità di genere, di democrazia paritaria. Gli ultimi anni di politica e anche le ultime scelte, anche nell’ultimo governo, denuncia una carenza di nomine femminili della nostra parte, probabilmente perché mancava un organismo come questo. Noi ci siamo costituite e la nostra causa è stata immediatamente sposata dal segretario ora uscente, Zingaretti, in realtà la conferenza esisteva già e si è ricostituita nel 2020, con vari congressi: la nostra referente nazionale è Cecilia D’Elia e quella regionale è Tania Citelli".
"Dalla crisi che stiamo vivendo, ne usciremo con nuovi modelli di sviluppo ed è arrivato il momento di essere protagoniste di questo cambiamento - prosegue - d’altronde i dati istat registrano che le donne stanno pagando un prezzo altissimo in termini di disoccupazione e l’Italia continua a perdere posizioni in Europa come parità salariale. Le donne svolgono ancora oggi lavori cosiddetti poveri e anche quelle laureate, occupano posti proprio nei settori in crisi per via della pandemia, amplificando le disuguaglianze e le difficoltà nella gestione del quotidiano, per non parlare del lavoro di cura specie dei familiari non autosufficienti che pesano ancora sulle spalle delle donne. Il nostro obiettivo è quello di instaurare una politica di ascolto, che comprenda vari settori dal mondo dell’imprenditoria, al terzo settore per passare alla sanità e alla scuola, tornare a parlare dei problemi con i diretti interessati, cosa che ultimamente la politica anche del centro sinistra aveva dimenticato e a livello regionale ci stiamo adoperando per la stesura di un manifesto programmatico della conferenza donne democratiche della Toscana, che è già stato adoperato per la stesura del programma elettorale di Eugenio Giani e sul nostro territorio , da Roberta Crudeli e da Elisabetta Sordi. L’esperienza ci ha portato a ripensare a tanti temi, dal welfare, sanitò di genere, la sicurezza sul lavoro, l’ambiente: se una donna vive meglio la sua vita, tutta la comunità ne gode, il momento è favorevole per il cambiamento e la politica deve tornare a dialogare con il mondo reale. Noi valorizziamo come componente il talento e le competenze delle donne- conclude Claudia- per un miglioramento di tutta la società, un cambiamento culturale deciso, superando gli stereotipi che spesso ci vedono individualiste e poco propense a fare squadra”.
Nella Conferenza, ciascuna porta le sue competenze, oltre che la sua esperienza politica, per esempio, Irma Pautasso, biologa , è attenta a tutto ciò che è ambiente: ”Il 22 febbraio 2020 è la nascita della conferenza ed è una data importante , da allora siamo cresciute e abbiamo lavorato anche con la pandemia: per l’elaborazione del Manifesto, ci siamo suddivise in sei gruppi , affrontando macro tematiche, io ho coordinato il tavolo dell’ambiente, sostenibilità, vivibilità urbana e mobilità, a cui hanno partecipato sia dei nostri aderenti e anche dei parlamentari che hanno dato il loro contributo per la redazione dei documenti. Io ho portato come tema di interesse quello delle aree protette, che sono molto importanti per il nostro territorio, oltre che a livello regionale. Le aree protette sono il parco regionale delle Apuane e quello del Lago di Porta, e sto lavorando affinché da zone potenzialmente interessanti, possano essere un volano per l’economia sostenibile, il turismo basato sulla biodiversità e quindi mettere in pratica ciò che teoricamente avevamo formulato per la realizzazione del manifesto”.
Roberta Crudeli, con una lunga esperienza politica iniziata da ragazza, come militante del partito comunista: “Allora - dice - c’era una componente femminile, c’era l’UDI e quindi per me avere una conferenza delle donne oggi, è naturale: la conferenza l’aveva proposta tre anni fa da Zingaretti con la sua elezione e io ho gioito perché avevo bisogno di un luogo di confronto, per portare ancora con più forza le nostre idee. Nel partito democratico non ho mai rilevato molte differenze , la mia esperienza come donna è stata positiva, anche in campagna elettorale, ho avuto il sostegno di tante donne, io ho sempre messo al centro la cura, anche per deformazione professionale: la cura del pubblico e di ciò che è patrimonio di tutti. La sanità è il mio interesse principale e ribadisco una sanità pubblica, con una finestra di una sanità di genere, che tenga conto delle differenze, assicurando le cure appropriate per le caratteristiche proprie del genere, cosa sulla quale la regione sta lavorando. In occasione della festività dell’8 marzo, voglio ribadire l’importanza della tutela della legge 194 sull’interruzione di gravidanza, del 1978, che a tutt’oggi non viene applicata, subisce continui attacchi: dopo 43 anni , è vergognoso che una donna non dappertutto possa interrompere una gravidanza indesiderata, c’è ancora moltissimo lavoro da fare in termini di educazione alla contraccezione ea all’ampliamento della rete dei consultori. Credo che sia bisogno di più donne ai desk della cosa pubblica, per poter poi governare meglio le nostre città e il nostro Paese. Non possiamo dimenticare il tema della violenza, che deve essere sradicato con tutte le forze e ci vuole il sostanziale apporto degli uomini”.
Elisabetta Sordi, si sofferma sulle preferenze alle elezioni e il ruolo importante che ha assolto la Conferenza :” Dal 2015 abbiamo assistito ad un sostanzioso aumento, da 5 mila preferenze femminili, siamo arrivati alle regionali, con circa 9 mila preferenze, questo è dovuto al supporto del partito democratico e della conferenza, i cui tavoli e la condivisione è stato un valore fondamentale nella campagna elettorale. Il tema dell’ascolto è molto importante, il mondo che conoscevamo non c’è più e la politica non l’ha ancora capito. In questo senso la conferenza delle donne è cantiere di dialogo fra donne con esperienze diverse per ridisegnare un nuovo modello di società . La conferenza stampa corale è stata unaO scelta coraggiosa, anche per il momento che il partito democratico sta vivendo: bisogna ritrovare l’unità e la conferenza dà questa opportunità, le donne democratiche ci sono e lo abbiamo già testato, per esempio per la mozione che "stiamo presentando nei nostri comuni di competenza, sulla sensibilizzazione dell’uso del 1522, il numero verde per le donne vittime di violenza. Sono molto ottimista sulla bontà di questo gruppo per portare avanti valori e idee costruttive”.
Laura Bruschi: “Abbiamo lavorato alla conferenza dei tavoli regionali nei due mesi in cui si poteva uscire, da maggio a luglio 2020, il tempo è stato il principio della nostra conduzione, con scadenze per la consegna del manifesto programmatico: io ero nel tavolo welfare innovativo, ed è stato importante conoscere altre donne della regione, che rappresentavano ambiti molto diversi, dalla Lunigiana erano presenti ben quattordici donne, cifra assolutamente non trascurabile, con un vero gioco di squadra, che ci distingueva. Abbiamo avuto tutte la possibilità di contribuire ed elaborare dei documenti condivisi con chi si stava mettendo in gioco come Roberta ed Elisabetta. Voglio ringraziare le mie compagne donne per questa splendida opportunità di continua crescita e scambio. La conferenza stampa di oggi, in occasione della giornata della donna, è che qualcosa si sta muovendo a livello provinciale, in un momento delicatissimo del partito: siamo la politica del fare e speriamo che il partito presto ritorni nei territori e la gente, per certi versi delusa dalla politica”
Per ultimo, il contributo dell’addetta stampa Valentina Conti, promotrice di una interessante iniziativa, Radio Femminile Plurale, nata il 22 gennaio, dove si dà voce a donne di varie parti della Toscana, creando occasioni di approfondimento: “Abbiamo un palinsesto settimanale, con due uscite giornaliere, vengono realizzati dei podcast su temi diversi, con un occhio sulla notizia : abbiamo ospiti e si intavolano dibattiti molto interessanti. Abbiamo una pagina facebook collegata al sito della Conferenza”
La Conferenza, che conta oggi a livello provinciale circa ottanta iscritti e a livello regionale circa millequattrocento, ha in programma altri incontri a carattere tematico, come il mondo dell’impresa al femminile, la sanità, la scuola e il terzo settore, sempre sotto il segno della valorizzazione delle competenze e della condivisione.
Di seguito la mail per iscriversi alla Conferenza
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Donatella Beneventi