«L’annuncio a mezzo stampa di un esposto contro di me serve solo a dimostrare che, esattamente come i loro referenti nazionali, anche gli esponenti locali della Lega non si vergognano di fare sciacallaggio politico sull’emergenza Coronavirus. Questo modo di fare è ripugnante, soprattutto in un momento in cui le istituzioni stanno facendo quadrato, al di là del colore politico, per gestire una situazione di oggettiva criticità e tutelare il primo interesse della popolazione, vale a dire la salute pubblica» lo afferma il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale in risposta all’uscita della Lega in merito alla coppia di Codogno presente in città.
«Ricordo che ogni decisione di questa amministrazione è stata presa in sinergia con l’azienda sanitaria Usl Toscana Nord Ovest, col presidente della Regione ma anche con tutti i prefetti e i sindaci toscani che come noto non indossano tutti la stessa casacca» ammonisce il primo cittadino.
«Senza abbassarmi al livello di questi sciacalli - prosegue De Pasquale - mi limito a ricordare che, laddove fossero ravvisate violazioni al divieto di uscita dalle zone rosse contenuto nel Decreto Legge 23 febbraio 2020 n. 6, queste sarebbero state commesse sul suolo di Codogno, città amministrata dalla Lega. Sono certo che i referenti locali del Carroccio - incalza il sindaco - non avranno problemi a dimostrare anche nei confronti del loro compagno di partito, la solerzia che hanno avuto verso di me».
«Quanto al merito della vicenda dei due coniugi di Codogno attualmente in città ricordo ai leghisti che è mio preciso dovere tutelare non solo la privacy ma anche l’incolumità di queste persone. Io e la mia amministrazione - afferma De Pasquale - prendiamo nettamente le distanze da chi, come i leghisti, vuole scatenare una caccia alle streghe sulla pelle delle persone, cavalcando paura e suggestioni, pur di far propaganda elettorale».
Il sindaco conclude rivolgendosi «non a questi politicanti ma ai miei concittadini. Voglio chiarire che, ben prima degli schiamazzi sollevati dalla Lega, le forze dell’ordine insieme alla mia amministrazione si sono attivate tempestivamente per eseguire gli accertamenti e le verifiche rispetto a quanto riferito dalla coppia di Codogno, a tutela della salute dei carraresi. In questa situazione tutti siamo chiamati a fare la nostra parte: ripongo grande fiducia negli abitanti di Carrara e li invito a seguire le misure di auto protezione indicate dal Ministero della Salute e a non cadere nelle trappole dei seminatori d’odio. Per quanto mi riguarda, nel caso venissero ravvisate violazioni della norma o comportamenti in grado di mettere a rischio la pubblica incolumità, prenderò tutti i provvedimenti necessari a tutela dei miei concittadini».