Una pietra di marmo di Carrara ricorda il numero dei caduti nella prima guerra mondiale. Grazie all’incisione dell’artigiano, Michele Monfroni, il ricordo dei 903 carraresi morti durante il primo conflitto sarà presente con una sua targa di pietra nell’area monumentale Nuraghe Chervu della città piemontese di Biella, Città Creativa Unesco per la produzione di filati e tessuti. L’iniziativa ha coinvolto altre amministrazione comunali che hanno accolto la proposta arrivata dal Comune piemontese di costituire un lastricato commemorativo formato da “pietre di riuso”.
Questo progetto, ideato nel 2015 dal Circolo sardo cittadino Su Nuraghe, era incluso dall’allora presidenza dei Consiglio dei ministri tra le manifestazioni di interesse nazionale. “Collaboriamo volentieri a questa idea che ci viene lanciato da una città creativa – commenta il primo cittadino di Carrara, Francesco De Pasquale - e che ci permette di confermare e rafforzare il nostro ruolo di città creativa per la lavorazione del marmo, e allo stesso tempo ricordando un fatto storico che ha segnato la nostra comunità”.
“Credo sia un’iniziativa interessante – aggiunge l’artista, Michele Monfroni – perché questo frammento di storia verrà aggiunto ad altri frammenti che ci permetteranno di ricostruire un periodo. Ci aiuteranno a ricordare e a non dimenticare”.