Benfatto Assessore! E' iniziata l'estate e l'amministrazione comunale ha compiuto l'ennesimo atto di ingiustizia e di disparità nei confronti di Avenza. A meno di 24 ore dal comunicato stampa della Pro Loco avenzina, nel quale l'associazione di volontariato evidenziava le enormi difficoltà legate allo svolgimento della prossima festa Medioevale, ecco arrivare il pomposo annuncio dell' assessore Lara Benfatto riguardante gli eventi musicali che si terranno in Piazza Menconi a Marina di Carrara. La Pro Loco di Avenza riceverà dal comune, come contributo per realizzare la suddetta festa circa 10mila euro, ma una buona parte di questa cifra dovrà essere impegnata per ottemperare a tutte le normative riguardanti la sicurezza; perciò il ridimensionamento della manifestazione, che si svolgerà in forma ridotta, è inevitabile. A Marina di Carrara, invece, nei confronti di una delle due Pro Loco marinelle (quale delle due?) il comune di Carrara, oltre alla prevedibile erogazione del consueto contributo economico, ha provveduto alle spese per la sicurezza e per l'allestimento del palco, service audio-luce, sedie e gazebo con un impegno di spesa di 18.500 euro.
Una disparità di trattamento che non trova nessuna spiegazione. Uno spettacolo indecoroso messo in atto da una amministrazione comunale che riesce a trovare risorse per finanziare, (di concerto con il comune di Montignoso), un progetto di accoglienza e di integrazione della durata di sei mesi per la cifra di 160.000 euro, ma che è incapace di reperire stanziamenti volti a realizzare progetti di carattere sociale e culturale per la disastrata Avenza.
Quanto sopra esposto si configura come una discriminazione indiretta che i cittadini avenzini non possono più tollerare. Si rende necessaria, da parte di chi amministra, una riflessione socio- economica dell'intero territorio comunale. Il compito, viste le capacità e l'ignavia dei soggetti chiamati in causa, appare arduo e di lunga durata. Nel frattempo un riequilibrio delle risorse economiche sarebbe, quantomeno, cosa gradita.