La segnalazione, fatta da Lorenzo Lapucci di Forza Italia e Lorenzo Baruzzo di Fratelli d’Italia, era vera e documentata e tutto sommato, confermata, tra le righe un po’ fumose della replica ufficiale dell’amministrazione: di fatto c’è stato alla fine di marzo un dipendente di un ufficio distaccato del comune di Carrara risultato positivo al coronavirus del quale, a quanto hanno potuto ricostruire Baruzzo e Lapucci, non è stata data informazione neppure ai colleghi dello stesso ufficio. Sulla base di queste informazioni i due esponenti del centro destra hanno chiesto informazioni sulle misure di sicurezza attivate per il caso specifico ma dall’amministrazione hanno ricevuto una risposta che non negava la veridicità del caso sebbene li accusasse di aver divulgato false informazioni. Accusa che Baruzzo e Lapucci hanno assolutamente rispedito al mittente chiedendo, ancora una volta, chiarezza e trasparenza:
“Abbiamo deciso di chiedere informazioni all'amministrazione comunale sul caso di contagio da Covid 19 di un dipendente comunale dopo un’attenta e scrupolosa valutazione. È stata considerata la delicatezza dell'argomento e la doverosa tutela della riservatezza di dati sensibili come quelli sanitari ed abbiamo ritenuto di rivolgere il quesito pubblicamente ritenendo doveroso contemperare il primario diritto alla privacy con gli importanti diritti di informazione, di pubblicità e trasparenza propri della pubblica amministrazione. Abbiamo scelto la comunicazione a mezzo stampa per ottenere una risposta nella stessa forma e garantire alla più ampia platea possibile una informazione pertinente e puntuale, in considerazione del fatto che la notizia era divenuta oggetto di numerose domande da parte di cittadini. Consci della responsabilità di rappresentanza popolare di cui siamo investiti, della nostra funzione pubblica e scevri da ogni volontà di creare allarmismo e di strumentalizzare l'operato dell' amministrazione, abbiamo ritenuto di chiedere maggiore chiarezza sul tema.
Prendiamo atto della risposta dell'amministrazione che ci rinfranca evidenziando il rispetto delle disposizioni a contrasto della diffusione del covid 19 contenute nei protocolli ministeriali. Abbiamo potuto verificare personalmente che all'interno del palazzo comunale sono state adottate tutte le misure di prevenzione indicate per la tutela della salute dei dipendenti e le modalità di ricevimento dei cittadini negli uffici sono state limitate a casi di urgenza.
Riteniamo comunque che l'amministrazione al fine di chiarire definitivamente la vicenda, nel rispetto dei dati sensibili, debba indicare i motivi per cui sostiene che la nostra informazione non sia corretta e dissipare definitivamente i dubbi sulla veridicità della stessa. La trasparenza nella comunicazione è un obbligo della pubblica amministrazione e si configura ancora più doveroso se necessario a negare un’informazione non corrispondente alla realtà fattuale.”.