Il nuovo organigramma di partito a livello provinciale, annunciato ieri dal senatore Massimo Mallegni e nato dal contestatissimo commissariamento di Rita Galeazzi sostituita da Emanuele Ricciardi, continua a far discutere i vari esponenti azzurri.
È di oggi l’intervento del coordinatore comunale di Massa, Domenico Piedimonte, sostenuto da molti membri del coordinamento stesso, tra cui Sonia Castellini, Luca Tonlazzerini, Pietro De Trovato, Gino Fialdini, Engi Carbone, Sergio Tabanelli; Stefano Porzano, Angelo Altieri.
“Il modo violento con il quale si sta cercando, a Massa come in altre zone della Toscana, di sostituire gli organi eletti che ben stanno lavorando tradisce la storia della comunità locale di Forza Italia e lede le regole puntuali previste dal nostro statuto”.
“L’assemblea comunale di Forza Italia, tramite il congresso di dicembre 2019 – spiega - ha eletto un coordinamento ed un coordinatore affidando loro un chiaro mandato statutario per tre anni. L'assemblea provinciale ha invece eletto Rita Galeazzi. Elezioni avvenute nel solco democratico e nel rispetto dello statuto e dei regolamenti di Forza Italia”.
“Il nostro – precisa il coordinatore massese - non è un incarico fiduciario ricevuto dal coordinatore regionale di turno, bensì frutto di una partecipazione democratica alla vita del partito che su input del presidente Berlusconi tenta di tornare a radicarsi sui territori. E lo fa anche per il tramite dei tanti "missionari delle libertà ” che hanno fatto un passo avanti per contribuire al progetto di rilancio”.
“Fiduciosi che i nostri organi nazionali sapranno esprimersi facendo rispettare le reologie statutarie, rimaniamo quindi in attesa che il nostro ricorso al collegio dei probiviri nazionali venga esaminato e continuiamo, nel frattempo, a ritenere illegittima la temporanea nomina del commissario”.
“Vano – conclude Piedimonte - è di conseguenza anche il tentativo di quest’ultimo, al di fuori di ogni norma, di costituire un coordinamento parallelo, nel quale non è possibile riconoscersi né nella forma, né - alla luce delle innumerevoli inesattezze declamate in conferenza stampa - nella sostanza”.
Mi. Ca.