Il centrodestra massese vive ormai da mesi una crisi d’identità: cosa succederà alle prossime elezioni comunali del 2023? Il blocco attorno all’attuale sindaco Persiani di ricompatterà per l’apertura delle urne, o il primo cittadino verrà definitivamente silurato per far posto a nuovi profili più consoni alla nuova fisionomia della destra nazionale?
Al momento non è dato sapere quale sarà la decisione definitiva, con tutti i rischi che una proroga di questo tipo comporta, ma quel che è certo è che sono molti nella coalizione di maggioranza a spingere per dare spazio a facce nuove, e più che altro riavvicinare la popolazione ad un gruppo politico in deficit di apprezzamento.
Addirittura, secondo i forzisti Bertucci e Cagetti il centrodestra dovrebbe lanciarsi verso un terreno inesplorato e fino a pochi anni fa nemmeno contemplabile: le primarie per decidere i consiglieri (e forse il sindaco) del domani.
Secondo i due membri di Forza Italia, il lancio delle primarie riavvicinerebbe la popolazione al blocco della destra, e permetterebbe di inserire nuova linfa in una coalizione accusata molto spesso di proporre liste cablate sugli interessi dei piani alti.
Un’idea accattivante dunque: quel che è da capire è la voglia di Persiani e di una buona parte del centrodestra di mettersi realmente in gioco.
“Nell’ottica di offrire un contributo costruttivo alla discussione, troppo animata di queste settimane, circa il futuro della coalizione del centrodestra e in ottica elettorale, pensiamo alle elezioni primarie. Le proponiamo a tutti coloro che nell'ambito del centrodestra intendono mettersi a disposizione per la guida della città. Ci piacerebbe che fossero “primarie per la città” e che fossero dettate, per il centrodestra, dalla necessità di lanciare un chiaro messaggio: “Si lavora uniti”. Un'occasione per allargare la partecipazione popolare alle scelte e per portare più persone possibili ai seggi, soprattutto tanti giovani: le elezioni primarie – spiegano Bertucci e Cagetti – anche se quasi mai utilizzate dalla nostra coalizione, sono comunque un esercizio di democrazia per chi crede nel coinvolgimento attivo e nella partecipazione dei cittadini. Potrebbe essere un'esperienza importante anche dal punto di vista umano, utile al confronto sui temi che stanno a cuore alla nostra città, per recepire suggerimenti e indicazioni. In questo risiede la forza delle Primarie, concepite proprio quale opportunità per confrontarsi e lavorare nell’interesse del territorio. Un'occasione di confronto e crescita per Massa, un contributo fondamentale al dibattito civico sul futuro della nostra città. Il confronto, il dialogo e l’espressione del voto costituiscono l’anima della democrazia. Noi pensiamo che l’amministrazione uscente abbia lavorato bene, ma se il quadro politico interno si è complicato noi riteniamo si possa risolvere non con attacchi reciproci, ma aprendosi al confronto leale e costruttivo.