In principio fu il 18 ottobre: promesso, giurato e spergiurato dalla consigliera Marzia Paita. Poi fu la volta della voce tecnicamente più autorevole dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi che giurava e spergiurava che, salvo maltempo - che non c’è stato - il nuovo d-day sarebbe stato il 27 ottobre.
Bucate entrambe le scadenze, Raggi ha rilanciato al 10 ottobre, badando, stavolta ad ampliare la gamma dei possibili bersagli delle ire dei cittadini, quasi presentendo che anche la nuova data avrebbe fatto la stessa fine. L’oggetto in questione è ovviamente l’apertura di una corsia del ponte di Avenza che, anche stamani, 10 novembre, non è stata realizzata.
Stamani, tuttavia, ci sarebbe stata una novità: l’assessore Raggi si sarebbe schierato totalmente coi cittadini che protestavano ed avrebbe indicato chiaramente alcuni responsabili, ovviamente diversi dalla sua amministrazione.
A riferirlo è stato il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini che, sin dalla prima promessa a vuoto fatta dall’amministrazione sul ponte aveva denunciato l’evidenza di uno stato di lavori troppo arretrato per poter ventilare la possibilità di un’apertura imminente del ponte. “Raggi ha fatto un vero e proprio show fuoriluogo quando sarebbe stato più decoroso usare il silenzio stampa. A fronte del malcontento dei cittadini per l'ulteriore ritardo dei lavori ha fatto un’assurda esternazione senza dignità millantando vicinanza agli avenzini e poi sparando a zero su GAIA, TELECOM oltre che sulla Regione Toscana. “.
Pieruccini ha rinnovato la richiesta in merito al ripristino della viabilità chiedendo una risposta competente e certa.
“Andrea Raggi ancora una volta è stato sbugiardato dai fatti – ha continuato Pieruccini - perché è chiaro che fosse consapevole che un’opera così complessa comprendesse anche il passaggio di tutta una serie di sottoservizi, che secondo la Lega, sono stati sottovalutati nel cronoprogramma. L’ennesimo rinvio sta proprio nel fatto che prima di aprire il cantiere del ponte i soggetti pubblici e privati, compresa l’ amministrazione grillina, avrebbero dovuto preventivamente concordare i lavori di collegamento con GAIA per l'acquedotto e l' intervento di Telecom per ristabilire il contatto delle fibre ottiche, oltre che con altri servizi.”
Da censurare, quindi, per Pieruccini, le prese di posizione last minute attuate solo per nascondere le gravi inadempienze e la mancanza di concertazione degli interventi evidenziate dall’assessore Raggi. Pieruccini ha anche ribadito che sarebbe stato compito dell'amministrazione controllare i tempi del cantiere e verificare come le aziende coinvolte si sarebbero alternate sul posto ed ha sottolineato la mancanza di interesse dell’amministrazione per il disagio vissuto da commercianti e cittadini che si acutizzerà con il nuovo lockdown arancione.
“Per ora i lavori per l'acquedotto non sono ancora iniziati - ha aggiunto Pieruccini - e secondo i tecnici dureranno almeno due settimane e altre settimane probabilmente occorreranno a Telecom per passare sia le fibre in rame, sia le fibre ottiche. La Lega vuol rimarcare che stamani nessuno si è scusato con i cittadini che, abbandonati a se stessi, non hanno più alcuna fiducia nel ripristino della viabilità parziale prima di Natale e vedono un futuro nero. Per questo l'assessore Andrea Raggi e magari anche il sindaco De Pasquale sarebbero obbligati a farsi sentire con forza dal neo presidente Eugenio Giani per far rispettare i tempi promessi anche perché il primo cittadino è responsabile della sicurezza pubblica.”
Pieruccini ha lanciato anche bordate sia al consigliere regionale Giacomo Bugliani, per il silenzio assordante attuale rispetto alla presenza costante in fase di campagna elettorale sul caso ponte di Avenza, e ai politici del Pd e dei 5 stelle ribadendo come, ancora una volta, Avenza sia stata consif+derata frazione di serie B.