La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e dell’impossibilità di capire a chi spetterebbero davvero. Nel mirino di Bernardi l’assessore al sociale Roberta Crudeli e la dirigente del settore sociale Barbara Tedeschi: “Nel nostro comune la gestione delle assegnazioni delle case popolari sta diventando un caso di scuola – dice Bernardi - non per efficienza, ma per incompetenza, disattenzione e mancanza di rispetto verso chi vive in condizioni di fragilità estrema. Non si tratta di semplici sviste, ma di errori grossolani, già più volte segnalati in consiglio comunale e sulla stampa locale, ma sempre minimizzati o ignorati da chi dovrebbe garantire imparzialità e correttezza. L’ultimo caso assurdo accaduto : assegnazione di un alloggio popolare al 101 della graduatoria prima della famiglia della 76 esima posizione. Inoltre la madre con due figli minori — regolarmente in 101ª posizione in graduatoria — aveva ricevuto un alloggio con una sola camera. A distanza di poco tempo, era stato assegnato un altro alloggio, più ampio (due camere), ad una famiglia con due figli che si trovava in 76ªposizione. Mi chiedo se all’ufficio Casa sappiano contare, perché in ogni logica, umana e normativa, il 76 viene prima del 101.E chi è più in alto in graduatoria ha diritto prioritario a un alloggio adeguato. Questa non è una banale distrazione: è una violazione delle regole. La normativa toscana parla chiaro, secondo la Legge Regionale n. 2/2019 (“Disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica”), all’articolo 12 si legge: “L'assegnazione degli alloggi deve avvenire nel rispetto della graduatoria definitiva e sulla base della tipologia del nucleo familiare, privilegiando la congruità tra dimensioni dell’alloggio e composizione del nucleo. E ancora: “L’ente gestore ha l’obbligo di motivare ogni eventuale assegnazione fuori ordine, previa disponibilità di alloggi idonei”. Nel nostro caso, non solo l’ordine è stato invertito, ma non risulta alcuna motivazione scritta o atto pubblico che giustifichi questa disparità. Incompetenza o disinteresse? La verità è che questi episodi si stanno moltiplicando. E ogni volta che si chiede un chiarimento formale, la risposta della dirigente è la stessa: “È tutto regolare.”. Ma qui di regolare non c’è nulla. C’è solo una macchina amministrativa che funziona a danno dei più deboli, e a favore del caos. Servirebbe un atto politico chiaro e la revisione completa delle assegnazioni recenti a firma della dirigente Barbara Tedeschi, ed anche un controllo pubblico (anche da parte della Regione Toscana) sulla regolarità delle graduatorie. E, se necessario, un richiamo a chi ha dimostrato di non saper gestire questo compito delicato. Perché quando lo stato (o il comune) sbaglia a questo livello, non è più solo un problema tecnico, è una ferita alla dignità delle persone che dovrebbero essere tutelate. Inoltre c’è anche un madornale “errore” nell’assegnazione di un alloggio popolare con il vecchio bando, per il quale è stata assegnata una casa in automanutenzione, scavalcando tre famiglie con le stesse caratteristiche che sono rimaste escluse. Errore o volontà? Chiederò alla Commissione di controllo e garanzia di riunirsi prima di procedere con una denuncia alla Procura della Repubblica".
Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
Scritto da Redazione
Politica
05 Giugno 2025
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