Il consigliere civico Barotti, il segretario Andrea Sirgiovanni del M.G.S, il coordinatore Niccolò Spallanzani del P.S.I Massa, il coordinatore Alfredo Camera di Articolo Primo commentano le dichiarazioni del sindaco Persiani sul rilancio della costa.
"Abbiamo letto - è scritto in una nota congiunta - il nuovo annuncio del sindaco Persiani riguardante il rilancio della costa e non se siamo rimasti colpiti forse perché la realtà che vediamo, dopo oltre due anni di amministrazione, è a dir poco deludente! Cogliamo con freddezza la promessa di dar vita ad un percorso partecipato visto quanto avvenuto con il rifacimento, non necessario rispetto ad altri interventi più urgenti, di alcune piazze! Ci sembra che riunire i tecnici e la maggioranza per definire, così dobbiamo credere data la genericità delle parole di Persiani, le linee di indirizzo non sia un bel segnale; ci auguriamo che, nel prosieguo, venga garantito il confronto con tutta la città perché il litorale è un bene della Comunità. Sul piano di rinascita della zona industriale ci sembra che i fatti contrastino con le prospettive del sindaco basti pensare alla possibile conversione di un'area artigianale, ex Olivetti, in commerciale! Chiediamo a Persiani un minimo di coerenza, perlomeno di avere maggior considerazione delle capacità critiche dei cittadini. L'unico elemento significativo delle dichiarazioni del primo cittadino è l'aver riconosciuto, ma non ci voleva uno sforzo straordinario, che sarà difficile un recupero, da parte dei privati, delle ex colonie marine; a nostro giudizio, vista la fase economica che stiamo affrontando, è illusorio! ma, al di là di questa considerazione, veramente possiamo ritenere che lo sviluppo del nostro territorio passi, ancora, dalle seconde case? Già da qui ci sembra che le idee del Sindaco siano superate ed appartengano ad un passato che dobbiamo lasciarci alle spalle! tanto per ricordare la qualità delle proposte della Giunta sovranista è bene riportare alla mente la ruota panoramica ed i due scivoli acquatici; Siamo clementi, dati i commenti entusiasmanti dei tanti cittadini a queste innovative ed originali iniziative, quindi non andremo oltre".
Barotti, Sirgiovanni, Spallanzani e Camera lanciano una proposta: "Venendo ad una vera, seria azione di costruzione di un futuro migliore per la nostra Massa siamo convinti che il recupero delle ex colonie (Torino, Motta, Olivetti, Qui si sana) passi dalla mano pubblica o dalla partecipazione pubblico/privato come avvenuto, ad esempio, a Firenze (giunta Nardella) con l'ex Convento di S. Orsola. Crediamo che questi complessi possano diventare una sede universitaria o una sede distaccata di alcune facoltà pisane (sta prendendo avvio il progetto degli Uffizi diffusi perché non avere una Università diffusa?) magari legate all'industria, al l'artigianato del territorio (metalmeccanica, nautica, lapideo) o alla sanità (abbiamo l'OPA, la scuola infermieri ed un ex Ospedale vuoto); La fondazione marmo ha messo in piedi una collaborazione con il politecnico di Torino ma pensiamo che si debba ragionare in grande approfittando delle risorse che, con il piano di rinascita del paese, arriveranno. L'Italia del domani avrà bisogno di una pubblica amministrazione maggiormente qualificata ed allora perché non ipotizzare una sede, per il Nord Italia, della Scuola di alta formazione per la Pubblica Amministrazione? Se qualcuno pensa che questa sia solo propaganda allora, in risposta, lanciamo la proposta, di ripiego e di minor respiro, di immaginare, con un potenziamento dei collegamenti con Pisa, ad una cittadella dello studente magari interfacciandoci con la Regione e con società che operano in questo settore; un project financing consentirebbe, ad esempio, di mantenere, una volta acquisiti gli immobili, la proprietà delle strutture".
Per il consigliere civico ed i coordinatori di MGS, PSI e Articolo Primo la città di Massa può cambiare volto: "L'ex rettore di Cá Foscari, in un articolo, ha evidenziato quanto sia strategico investire (sarebbero necessari dodici miliardi) in università e ricerca, sottolineando le riforme necessarie ed il tipo di modello universitario che dovrà essere sostenuto per far recuperare all'Italia il terreno perduto rispetto a Francia e Germania perciò potremmo, avvalendoci anche di personalità come il prof Michele Bugliesi, più in generale delle migliori risorse disponibili sul panorama culturale e universitario italiano, per far diventare Massa un centro formativo di alto profilo e così non restare, ancora una volta, indietro".