“È trascorso un anno e una manciata di giorni dalla prima pubblicazione del bando di global service per la casa di riposo Gioacchino Ascoli sulla gazzetta ufficiale. Un’enormità di tempo che verrebbe voglia di parlare al passato. Tuttavia, la pronuncia del Tar di Firenze, che ha bocciato l’affidamento alla cooperativa lucchese La Salute, rimescola le carte e fa ripartire tutto da dove è cominciato questo paradossale gioco dell’oca”.
C’è preoccupazione nelle parole che Fabio Evangelisti, candidato sindaco per il comune di Massa, usa per descrivere l’attuale situazione debitoria di Casa Ascoli.
La casa di riposo, infatti, non sembra essere in grado di uscire dalle difficoltà economiche e burocratiche che la attanagliano ormai da più di un anno.
Per Evangelisti, che per spiegare l’attuale momento di crisi di Casa Ascoli scomoda addirittura Emilio Gadda e il suo “Quer Pasticciaccio brutto de via Merulana”, il rischio più grande è che una fetta dei debiti che la casa di riposo sarà costretta a pagare alle cooperative coinvolte non potranno che cadere sulla testa dei cittadini massesi.
“A questo punto – continua Evangelisti nel suo comunicato – la causa intentata dalle cooperative nuove (e vecchie) aggiudicatarie dell’appalto - Compass e Di Vittorio - come si comporteranno con le somme per le quali hanno già fatto decreto ingiuntivo per riavere i soldi dei servizi erogati e non ancora pagati? Casa Ascoli chi e cosa pagherà? I debiti vecchi o soltanto il nuovo servizio? Qualcosa di certo finirà per scaricarsi sui cittadini massesi”.