Il sindaco di Massa Francesco Persiani replica a Ivo Zaccagna: "A nome dell’amministrazione e dei cittadini massesi ho denunciato con chiarezza (e continuerò a farlo ) l’indifferenza e l’inattivismo della Giunta Regionale, del Presidente e degli assessori competenti verso la nostra costa e il nostro territorio, un atteggiamento trascinato per anni senza alcuna giustificazione. Con il cosiddetto “nuovo corso” – definizione che purtroppo si commenta da sola – abbiamo chiesto un’inversione di rotta immediata, prima che sia troppo tardi, e l’avvio di quanto necessario per arginare un fenomeno diventato ormai un’emergenza conclamata. Nessuna polemica gratuita: solo informazione corretta rivolta ai cittadini e alla politica, di ogni partito e a ogni livello, perché si faccia finalmente fronte comune nell’interesse esclusivo della nostra città. E invece, come sempre, l’opposizione preferisce erigersi a scudo della Regione e del proprio partito, quasi che i massesi non sapessero distinguere dove, e da quanto tempo, si annidano le vere responsabilità. Mentre in tutta la Toscana la politica si compatta per difendere il territorio, anche a costo di andare contro le linee di partito, a Massa continua la difesa cieca della politica fiorentinocentrica della sinistra, quella stessa che negli anni ha svuotato di peso e considerazione la Provincia di Massa Carrara.
Pensiamo al triste epilogo che si profila per il Biodigestore del Cermec, al dimensionamento scolastico contestato ovunque tranne qui, dove qualcuno lo sostiene, alla scarsa considerazione verso i nostri consiglieri regionali, relegati a un ruolo irrilevante, e alle nostre coste devastate da mareggiate sempre più violente. E ci fermiamo qui, ma l’elenco potrebbe continuare a lungo. Si afferma poi che il Comune non si sarebbe attivato e che oggi si scaglierebbe contro la Regione per nascondere le proprie mancanze. Un’accusa che non solo è falsa, ma tradisce la malafede di chi la propone. Il Comune ha portato avanti per anni il “Masterplan”, che copre proprio l’area più colpita, dal Frigido al Lavello. Progettazione che, però, è stata bloccata e bocciata dagli uffici regionali. Ogni richiesta di chiarimento o avanzamento fatta dai nostri uffici è rimasta senza risposta. Ricordiamo anche il progetto del “reef” voluto dai balneari di Ronchi-Poveromo, per il quale la Regione ha concesso un finanziamento inutilizzabile nei tempi imposti. O il presunto impegno annuale sulla riprofilatura della costa—soldi pubblici sprecati—per cui quest’anno ci hanno persino chiesto un cofinanziamento al quale abbiamo dovuto adempiere nostro malgrado. E vogliamo parlare del Frigido? Solo grazie ai fondi del Governo (Fondo Sviluppo e Coesione) l’amministrazione sta investendo i 4,7 milioni per la sua foce. La prova che il Comune c’è, lavora e fa la sua parte quando può e quando gli compete. Si ripete poi la solita frase fatta sul “superare gli interventi tampone”, come se ripascimenti, scogliere e difese rigide fossero decisioni comunali. Chi conosce la materia sa bene che piani strutturali, risorse e autorizzazioni dipendono dalla Regione, dall’Autorità di Bacino e dagli uffici competenti. Se manca una strategia organica, non è certo perché il Comune non programma: è perché chi deve farlo ai livelli superiori non l’ha ancora prodotto. E nonostante ciò, come Comune abbiamo contribuito in modo decisivo alla costituzione del ROMCAV presso l’AdSP di Marina di Carrara. Ma anche lì: la Regione dov’è? È troppo semplice indignarsi davanti alle telecamere e puntare il dito contro il Comune, come se l’erosione costiera si risolvesse a colpi di slogan. Molto meno semplice è prendersi la parte di responsabilità che spetta alla propria area politica, quella che da anni governa gli enti deputati a definire una strategia strutturale. La costa non ha bisogno di passerelle mediatiche: ha bisogno che ogni ente faccia davvero la propria parte, a cominciare da chi dispone degli strumenti e dei fondi per intervenire in modo duraturo e risolutivo".