Finalmente, dopo tanti anni, promossa dal “Comitato dai monti al mare” con “Avenza Si R-Esiste”, alle ore 21 di giovedì 9 luglio si è svolta una manifestazione per le stradine di Via Murlungo e limitrofe. Molti abitanti del posto hanno illuminato la notte con le loro torce, muniti di cartelloni, megafoni, fischietti e tamburelli per fare rumore.Tanto rumore si deve fare per svegliare una politica dormiente e dedita ad interessi che poco hanno a che fare con i reali bisogni dei cittadini.Non si concepisce, o almeno noi non lo capiamo, come la politica, senza entrare nei dettagli della questione, possa solo pensare, di costruire alloggi ERP (Edilizia residenziale Pubblica) destinati ai meno abbienti, in un quartiere dormitorio dove non esiste una farmacia e men che meno un qualsiasi presidio sociale.“Ma la cosa ancor più grave - dichiara Clara Gonnelli presidente dell’ADiC Toscana e membro del “CCAdbr-Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico” - è che si voglia andare a costruire in un’area SIN fortemente contaminata. Che lo sia, non lo diciamo noi, ma lo si trova scritto nello studio denominato <<Caratterizzazione ambientale e modellazione del flusso di falda e trasporto degli inquinanti nel S.I.N./S.I.R. di Massa Carrara finalizzata alla definizione degli interventi di bonifica>> - redatto tra il 2018 e 2019 dalla SOGESID SpA che è la Società in house del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Nelle due campagne idrochimiche furono rilevati addirittura superamenti per 35 sostanze contaminanti appartenenti a 11 famiglie chimiche, tra le quali si evidenziavano alifatici clorurati (cancerogeni e non) ed i metalli. Tutto questo studio doveva essere propedeutico alla messa in sicurezza e successiva bonifica del suolo e delle falde ma ad ora, su 16 chilometri quadrati di superficie Sin-Sir, nemmeno il 3 per cento della Falda acquifera e circa il 10 per cento dei terreni risulta bonificato”. E’ sempre lo stesso documento a ricordare che «lo stabilimento Ferroleghe produceva ferrocromo e nell’area sono presenti due bacini di lagunaggio con fanghi contenenti cromo, cromo esavalente ed altri metalli pesanti (Lotto 9 Cumulo N) (…). Al di sopra dei bacini di lagunaggio è presente un cumulo di depositi costituito da scarti di lavorazione con blocchi di marmo e granito, pezzame lapideo e terre sabbiose, fanghi solidificati della segagione del marmo (marmettola), materiale lapideo da demolizione, legno e vegetali. Il cumulo presenta una superficie di 12 mila metri quadrati per un’altezza di circa 18 metri, complessivamente sono stati stimati circa 113.800 metri cubi di materiale (227.600 tonnellate)».“Siamo molto contenti che la mobilitazione sia partita da questa porzione di territorio particolarmente colpita dall’inquinamento. E’ fondamentale che gli abitanti dell’area Sin-Sir acquisiscano consapevolezza della situazione e che la mobilitazione si allarghi. Siamo convinti che solo con la partecipazione si può sperare di avere un esito positivo”“Una situazione così non può durare, ci ha riferito Michela Pinelli di Avenza Si R-Esiste e insieme al comitato Dai monti al mare continueremo la nostra lotta, per evitare questo scempio ambientale e sociale. Lo faremo con altre iniziative sul territorio e valuteranno con gli avvocati del nostro team eventuali itinera legali”. L’ADiC e il CCA dbr, se lo vorranno saranno al loro fianco proseguendo il percorso avviato su questo annoso problema.
Fiaccolata di Avenza Si R-Esiste per protestare contro la costruzione di alloggi ERP in area contaminata
Scritto da Redazione
Politica
10 Luglio 2025
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