“Leggiamo sulla stampa che, secondo quanto dichiarato recentemente dall’onorevole Barabotti, il ministro Salvini avrebbe dato un ok politico all’ampliamento del porto di Marina di Carrara, che non sarebbe però un ampliamento ma una razionalizzazione. Ci chiediamo se si intende che il progetto non sarà più quello presentato, anche perché il primo verbale del consiglio superiore era stato molto critico, e altrettanto lo è il decreto di chiusura della valutazione ambientale strategica firmato dai ministri dell’ambiente e della cultura”: queste le dichiarazioni di Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoversiliesi.“Certamente l’onorevole Barabotti saprà più di noi e, in un certo modo questo ci rassicura: probabilmente il suo disegno potrebbe anche trovare il nostro ampio consenso, visto che punta molto sul turistico, come noi auspichiamo dal 2018. Vorrebbe dire anche produrre i mezzi per sistemare il grande problema dell’erosione- prosegue Colacicco- Dire però che già il presidente Sommariva aveva rassicurato che l’ampliamento del porto non avrebbe portato erosione non è opportuno, perché è un’affermazione che risale alla presentazione del piano ampiamente contestata dalla relazione tecnica da noi con altre 10 associazioni del territorio commissionata all’università di Pisa, dai tecnici del comune di Massa, da tutte le osservazioni inviate nel corso della procedura di VAS: è tecnicamente molto improbabile, e allo stato attuale mancano dati. Né a nostro avviso sarà sufficiente una compensazione per un danno ulteriore che porterà”. “Del resto, come è riportato sul sito del Mase, nel procedimento di assoggettabilità a VIA richiesto dall’autorità portuale per il prolungamento della banchina Taliercio il 9 novembre l’autorità portuale ha inviato le integrazioni richieste dal ministero perché la documentazione era ritenuta insufficiente. Poi forse si andrà a VIA, valutazione di impatto ambientale, e ci vorrà tempo perché tutti possano inviare osservazioni- termina Colacicco- Diciamo questo anche nell’interesse di tutte le categorie economiche della riviera apuana e della Versilia. Speriamo di avere un chiarimento, certi come sempre di trovare insieme dialogo in una platea di discussione ampia, quanto ampio è lo spazio geografico sul quale può impattare negativamente l’ampliamento del porto di Carrara, almeno dal confine con Massa sino a Forte dei Marmi, mettendo a rischio un’economia turistica che occupa 100mila addetti e vale 3,5 miliardi di fatturato annuo”.
“Forse c’è una nuova soluzione progettuale per il porto di Marina di Carrara?”: la domanda dei Paladini Apuoversiliesi dopo le recenti affermazioni
Scritto da Redazione
Politica
12 Novembre 2024
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