Forza Italia, in un comunicato, prende in esame la questione legata alle cave di marmo di Carrara, principale attività economica della zona: "Siamo liberali e non assistenzialisti- esordisce - per questo è naturale per noi ritenere deplorevole, come già espresso giustamente dal nostro coordinatore regionale Sen.Massimo Mallegni, l'atteggiamento di una Pubblica Amministrazione nemica dell'impresa e del lavoro, che è l'esatto opposto dello Stato al servizio del cittadino da noi predicato.
Si deve trattare, mediare, risolvere eventuali inadempienze, dare dei termini e scadenze, e non chiudere dall'oggi al domani una cava, come sta succedendo a molte nel Parco delle Apuane, seminando il terrore. Questo comporta perdita del salario per molti lavoratori che probabilmente hanno famiglia e mutui, oltre a compromettere rapporti commerciali alle aziende, con inadempienze contrattuali sulle forniture.
Le chiusure - continua- sono un fallimento della politica di sinistra locale che per incapacità ha demandato la funzione normativa alla Regione, e spesso le difformità stanno proprio nelle regolamentazioni contrastanti. Inaccettabile poi il livore dei 5 stelle che sembrano gioire in un conflitto di classe tra cavatori e cittadini, creato ad hoc visto che la tassa marmi versa 26 milioni di euro alle casse comunali e nulla ricade sulla città: il problema non è a monte ma nel palazzo!
I sindacati colgano l'invito alla difesa del lavoro, alla mediazione per migliorare la Sicurezza, da loro ci aspettavamo dei picchetti contro la chiusura non che ergessero barricate giacobine, con accuse cui voglio ribattere puntualmente: FI nella persona del sen.Mallegni è da sempre presente nel modo del marmo, abbiamo portato anche l'on.Antonio Tajani in visita ad una cava che era stata chiusa, e anche durante le elezioni regionali, dove il nostro Senatore ha proposto di prolungare le concessioni in base a parametri virtuosi in termini ambientali, di sicurezza e di lavorazione in loco. FI di Carrara ha organizzato inoltre un importante tavolo tra i nostri parlamentari ed vertici industriali apuani e veronesi per l'apertura anticipata delle cave durante il lockdown.
Nessuna incoerenza - prosegue- poi nelle nostre posizioni sull'ambiente, un valore che, insieme alla salute, facciamo profondamente nostri.
Il marmo bianco è la nostra ricchezza ed il nostro orgoglio- conclude - e noi vogliamo essere al fianco di chi lavora, e coinvolgere anche chi più puo tra gli industriali nel nostro progetto di rilancio della città, vogliamo la coesione e soliderietà sociale non il conflitto di classe".