Fu picchiata, seviziata, stuprata e il suo corpo venne martoriato anche dopo la morte, prima di essere gettata in una delle foibe istriane. La colpa di Norma Cossetto, giovane studentessa italiana dell’Istria, fu quella di non aver voluto rinnegare la sua adesione al partito fascista dopo la caduta di Mussolini nel luglio del 1943. Gli autori del suo martirio, feroci, spietati e disumani furono un piccolo gruppo di partigiani jugoslavi e soprattutto un grosso comparto di partigiani italiani comunisti che vennero arrestati dalle truppe tedesche su denuncia della famiglia della Cossetto e fucilati dopo essere stati costretti a vegliare le spoglie massacrate della studentessa per una notte. Nel 2005 a Norma Cossetto venne conferita la medaglia d'oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Esistono vie che portano il suo nome a Gorizia, Bolzano e a Fano e molte sale e parchi in varie parti di Italia intitolati a lei.
Sull’onda della giornata della memoria dei martiri delle Foibe celebrata ieri con un consiglio comunale solenne apprezzato dal coordinamento comunale di Fratelli d’Italia – ad eccezione dell’intervento di un rappresentante dell’Anpi, secondo FdI intriso di odio politico – è arrivata la richiesta, dallo stesso coordinamento al sindaco De Pasquale, di intitolare una strada alla memoria della giovane istriana martire delle foibe.
“Molto significativo – ha spiegato Loreno Baruzzo, coordinatore comunale di FdI – è stato finalmente il riconoscimento di quella che fu una tragedia per il popolo italiano, oggetto della pulizia etnica perpetrata dai partigiani comunisti. Lo stesso sindaco De Pasquale nel suo intervento, ha fatto proprie le parole del presidente Mattarella, e per questo motivo chiediamo al sindaco di dar seguito alle parole con atti concreti per dimostrare alla cittadinanza che le sue non sono state parole di circostanza.”.