Dopo le moltissime dichiarazioni di condanna dell'aggressione subita dal consigliere Filippo Frugoli da parte del collega Stefano Alberti, al termine del consiglio comunale di Massa del 22 luglio - dichiarazioni arrivate anche dal Partito Democratico a cui appartiene lo stesso Alberti - arriva, in ultimo, anche la dichiarazione dello stesso consigliere piddino che, a sorpresa, rigetta le accuse, sostenendo, prima, di essere stato provocato e poi di non aver, in realtà, compiuto l'aggressione, tanto da annunciare querele nei confronti di tutte le ricostruzioni fantasiose dei fatti. Ecco quanto dichiarato da Alberti: "Con riguardo a quanto accaduto durante l’ultimo consiglio comunale di Massa, la necessità di salvaguardare la mia persona e i miei affetti dal clamore mediatico assunto dalla vicenda e, soprattutto, da false rappresentazioni dei fatti che stanno ledendo la mia onorabilità, mi impone di chiarire quanto segue. Durante il consiglio comunale del 22 luglio scorso sono stato offeso e provocato. Dopo avermi offeso personalmente durante il suo ultimo intervento, infatti, il consigliere Frugoli, al termine della seduta, ha attraversato l’aula consiliare, avvicinandosi ai banchi dell’opposizione dove siedo, per cercare uno scontro, dapprima verbale e poi anche fisico con me, che nel frattempo mi stavo allontanando dalla sala per far rientro a casa.
La vicenda, ha visto, dunque, nel consigliere Frugoli, un soggetto attivo che ha assunto nei miei confronti condotte offensive e provocatorie di cui anche io ho riportato dirette conseguenze, sebbene non altrettanto pubblicizzate. Un pronto intervento da parte di chi, in consiglio, ha il compito di garantire l’equilibrio e il corretto e pacifico svolgimento della seduta avrebbe senz’altro evitato l’alzarsi dei toni e di modi, ma, in questo, come in altri innumerevoli casi precedenti, la minoranza, dileggiata e schernita, è abbandonata a se stessa. Ribadisco, in ogni caso e ancora una volta, il mio dispiacere per non aver lasciato cadere nel vuoto le offese e le anzidette condotte provocatorie, cui, comunque, non è seguita alcuna aggressione fisica da parte mia, che, come già detto, mi stavo allontanando dall’aula in compagnia di un collega.Preciso, inoltre, essendo il fatto avvenuto alla presenza di numerosi testimoni, di aver conferito mandato al mio legale affinchè agisca a mia tutela nelle sedi più opportune contro ricostruzioni non veritiere e fantasiose di quanto accaduto, siano esse provenienti da persone, partiti od esponenti politici.









