La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il clamoroso abbaglio preso da un’operatrice dei centri, Lina Martinelli, estivi e dallo stesso presidente di Nausicaa, multiservizi partecipata del comune, Luca Cimino, su due semplici cittadini interessati alle condizioni delle pinete di Marina, scambiati, invece, per pedofili. E anche le giustificazioni usate da Cimino sono risultate, per il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, come ennesima dimostrazione di inadeguatezza del presidente della partecipata nella gestione dell’azienda. Bernardi non ha nascosto la preoccupazione per i milioni di euro di soldi pubblici che Cimino è chiamato a gestire.
“Una partecipata lottizzata e nominata dai capi grillini – ha spiegato Bernardi - fortemente condizionata dai rapporti di parentela del vicesindaco , il tutto gestito come se si trattasse in un'azienda privata, cosa poter dire di più ? Aspettiamo ormai da giorni le verità sul caso “pedofili che volevano fotografare i bambini “ perché , checché ne dica Cimino, anche se non è stato scritto a chiare lettere , questo è quello che è stato trasmesso alla città dal comunicato di Nausicaa, confermato dal fatto che nel comunicato si parlava dell’intenzione di sporgere perfino denuncia penale. Anche se ora è chiaro che manca un’ assunzione di responsabilità, sulla vicenda, che ribadiamo essere gravissima , abbiamo l'obbligo di ricostruire tutte le sue incoerenze. Nella sua prima uscita pubblica Cimino dichiarava che “ due uomini, dicendo di essere giornalisti, hanno tentato di scattare fotografie ai bambini, la responsabile della struttura correttamente si è opposta con un intervento provvidenziale. A seguito di una rapida verifica è emerso che i due non erano affatto giornalisti e che dunque stavano compiendo un gesto passibile di “denuncia penale”. Il 12 Agosto dopo le plausibili ed attendibili spiegazioni di Flavio Franciosi , Cimino cambiava versione e precisava e ridimensionata l'accaduto : “avrei piacere di chiarire di persona con la responsabile del Centro in modo cordiale e pacato perché non si ripetano queste situazioni che possono essere fraintese” . Il che aveva fatto pensare che il presidente, dopo le smentite del Franciosi, volesse prendere posizione contro la Coordinatrice del Centro per l’incauto allarmismo creato . Ecco che Il giorno dopo, sempre Cimino , probabilmente perché richiamato all'ordine dal vicesindaco Mattero Martinelli al fine di difendere la cugina Lina Martinelli, ha ribadito, sottolineato e ringraziato la “professionalità della responsabile del Centro per la prontezza con cui ha gestito questa situazione a tutela, soprattutto, dei bambini. Ma se i “pedofili “ non c’ erano e Cimino voleva pacatamente parlare con la Martinelli , perché incoerentemente torna a parlare dell'ottima responsabile che ha gestito una situazione a “tutela dei minori “ ? Tutto questo mentre la città langue e della situazione non se ne sono accorti solo i cittadini, con cassonetti dell’immondizia stracolmi e poco svuotati, erbacce e sporco dappertutto, con i turisti che denunciano lo stato di abbandono di una città che dal turismo dovrebbe ricavare una parte importante del benessere dei propri cittadini. I colpevoli sono gli amministratori 5 Stelle, coloro che impartiscono gli ordini a Luca Cimino per guidare una multiservizi importantissima per tutti e che in questi oltre tre anni di amministrazione ha lavorato malissimo, nonostante i soldi lasciati in eredità o con quanto messo a disposizione dalle amministrazioni precedenti . I cittadini osservano e sapranno tirare le somme.”.