Vengono preannunciate le dimissioni dei due consiglieri cinquestelle Gabriele Guadagni e Francesca Rossi, dopo Marzia Paita, e arrivano le prime reazioni da parte dell'opposizione. Tra questi c'è Gianni Musetti di Forza Italia:" La barca affonda e i topi scappano. Dopo il bravo e capace avvocato Macchiarini, defilato in rumoroso silenzio dalla cozzaglia che ci amministra, ora arrivano le dimissioni a catena e a raffica della Paita, per ora solo annunciate, e ufficiali della Rossi e di Guadagni".
Per Musetti si tratterebbe di una specie di ammutinamento verso una guida a stretto controllo da parte del duo Raggi-Martinelli, i due assessori "politici" cinquestelle della giunta:" È evidente-contesta in una nota- che un cambio di guardia così numeroso, non è una semplice ritirata per dare posto agli altri, forse più ubbidienti e più genuflessi alla attuale amministrazione, ma una vera e propria diserzione contro la giunta e i plenipotenziari di questa amministrazione e a 5 stelle. La loro decadenza era ormai un dato di fatto, visto le assenze che avevano accumulato negli ultimi due anni, e che non si dica che lo fanno per motivi personali o di lavoro. Lo fanno perché non condividevano più la strada accentrata intorno al tandem Raggi - Martinelli, che tutto volevano per se, dalle deleghe ai soldi che si potevano spendere solo dove volevano loro".
Gianni Musetti commenta la celebre scatoletta di tonno che doveva essere aperta dal Movimento tradottasi poi invece in opacità e gestione direttiva e accentratrice:"La famosa "casa di vetro" che avevano promesso alle elezioni-affila le lame e affonda l'esponente di Forza Italia- è diventata un Escape Room, una stanza da dove è impossibile entrare dai cittadini e giornalisti e uscire dai consiglieri e amministratori. L'unico modo per dissentire è tacere e andarsene. Siamo al Soviet rosso, governato da un sindaco che non fa niente e quel poco che fa lo fa pure fatto male, perché in vantaggio solo ed esclusivamente di una cerchia ristretta di persone".
Niente scatoletta di tonno e neanche partecipazione, insiste Musetti chiedendo le dimissioni del sindaco Francesco De Pasquale:"Qui l'unica partecipazione che hanno fatto in 5 anni-denuncia- è la condivisione dei debiti del comune con i cittadini. Altro non è censito. Un sindaco che perde tre consiglieri, dovrebbe meditare se sia il caso di rimettere il mandato portando la barca in mari sicuri, e non come ha fatto il celebre comandante Schettino, che alla prima avaria, era già sulla terra ferma a guardare la nave, in questo caso la città, affondare lentamente".